Amami Alfredo, amami quant’io t’amo

Il Regio di Torino in collaborazione con Expo Milano ha messo in scena per il mese di luglio alcune tra le più famose opere liriche.
Sabato sera sono andata con un mio amico a vedere la Traviata. Non so se la conoscete: una vera tragedia, straziante.
Lei – Violetta – donna che ama le feste e la vita mondana, si innamora di lui – Alfredo -, conquistata dalla commovente dichiarazione d’amore che questi le rivolge inaspettatamente. (Ascoltatela è bellissima!).
I due scappano insieme e per un breve periodo vivono il loro amore senza preoccupazioni. Nel frattempo il padre di Alfredo riesce a raggiungere Violetta e la implora per il bene del figlio e del buon nome della famiglia di lasciarlo. Proprio per l’amore che mai prima d’allora aveva provato lo abbandona, fingendo di non amarlo più. Alfredo però accecato dall’ira la cerca e la ritrova ad una festa. Lì la umilia davanti a tutti gli invitati. Lei dal conto suo, sebbene ferita, è preoccupata più di tutto che un giorno Alfredo possa rimpiangere di averla trattata in quel modo.
I due si dividono. Passa del tempo e Violetta, già malata di tisi, peggiora gravemente.
Alfredo nel frattempo scopre la verità (lei non ha mai smesso di amarlo!). Purtroppo gli rimane solo il tempo di ritornare dalla sua amata e dirle addio.
Violetta ama talmente Alfredo che fa tutto quello che le è possibile per affermarne il bene.
Alcune cose ti aiutano più di altre a scoprire com’è fatto il tuo cuore.

Alfredo:
“Un dì felice, eterea,
mi balenaste innante,
e da quel dì, tremante,
vissi d’ignoto amor…”

Violetta:
“Ah, se ciò è ver, fuggitemi,
solo amistade io v’offro:
amar non so, né soffro
un così eroico amor.
Io sono franca, ingenua;
altra cercar dovete;
non arduo troverete
dimenticarmi allor”.

Pastinaca