Cavalchiamo l’onda!

Cari amici della Spigola,
in questi giorni mi sono soffermato su alcuni titoli di giornali e mi sono detto: democrazia e partiti, qualcosa non funziona. Non tanto perché è l’occasione che fa l’uomo ladro, piuttosto c’è qualcosa di alterato nei toni: dal 1992 abbiamo assistito alla demolizione della fiducia nei partiti a suon di accuse circa il clientelismo e la concussione. Siccome ritengo sempre valida questa riflessione di Terenzio (II secolo AC): “Humani nil a me alienum puto” Heautontimorumenos, riguardo l’eterna tentazione che si trova sotto qualsiasi furto faccio degli esempi per far capire che questa parola tanto odiata non è lontana da ciascuno di noi:

  1. Sono in trasferta al lavoro, faccio un giro sempre uguale e vado sempre allo stesso ristorante. Ho un buon rapporto con il ristoratore che mi fa sempre la ricevuta maggiorata in modo tale da avere un maggiore rimborso netto in busta paga. Beh, il mio capo non mi ha dato l’aumento che mi spettava e poi che male c’è, il ristoratore non ci perde niente.
  2. Cena tra amici, raccolgo le quote delle pizze. Siamo in 20, sarebbero 19 € cadauno ma poi per il resto come facciamo? Allora dico a tutti cifra tonda: 20 € e quello che avanza… cena gratis per me, tanto che male c’è?
  3. Ho la macchina tutta ammaccata, cavolo mia moglie è negata nei parcheggi! Però conosco un carrozziere, poi c’è quel perito assicurativo, un CID, una cena… che male c’è, con tutti i soldi che do’ ogni anno all’assicurazione!
  4. Sono al mercato della frutta, c’è tanta gente. La cassetta con le mele è all’angolo della bancarella, il fruttivendolo è impegnato con quella vecchia. Due mele sono proprio quello che ci vuole per i bimbi, tanto che male c’è? Con tutto quello che evade il fruttivendolo… non fa mai lo scontrino!
  5. Quel mio collega ha sempre delle idee geniali, ieri l’ho sentito parlare al telefono di una nuova ipotesi di progetto per far risparmiare all’azienda 20.000 € al mese… l’idea è semplicissima… quasi quasi… Ecco, realizzata! Cara, è stata una mia idea, sì, e il capo mi ha promosso! Finalmente in vacanza alle Maldive!

Può bastare, eh?
L’occasione fa l’uomo ladro e vale il solito adagio “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Fermo restando che chi sbaglia deve essere punito a norma di legge, mi chiedo quando uno diventa colpevole: quando commette il reato (non visto da nessuno o con il consenso di chi lo circonda) o quando è giudicato colpevole? Nel primo caso non c’è speranza per nessuno: se la tentazione di fare la cresta ce l’ho io nel mio piccolo, tanto più l’avrò quando si tratta di gestire molti soldi (soprattutto se non sono miei). Perché quando cadono gli altri nel tranello mi indigno e perdo fiducia nelle Istituzioni? Perché a mia volta cado nel tranello di dire che è sbagliata la democrazia e non accetto la realtà dei fatti, e cioè che siamo deboli? Ho ascoltato molte interviste di persone che accettano un governo tecnico scelto da un solo uomo piuttosto che votare e fare il proprio governo. Di sicuro in questo modo è molto più comodo perché non bisogna fare la fatica di implicarsi, tuttavia c’è un piccolo difetto: è la fine della libertà e della democrazia.
Riporto un pensiero che mi piace molto:


Non mi piace la vostra fredda giustizia; nell’occhio dei vostri giudici balenano sempre il boia e il suo freddo ferro. Dite, dove si trova la giustizia che è amore con occhi veggenti? Inventatemi dunque l’amore che non porta su di sé soltanto il castigo, ma anche la colpa. Inventatemi dunque la giustizia che assolve ognuno, tolto il giudicante! Volete udire anche questo? Per chi vuol essere giusto fino in fondo anche la menzogna diventa simpatia umana. (Così parlò Zarathustra, Nietzsche).


Per essere giusto fino in fondo tanto da accettare la menzogna come simpatia umana occorre qualcosa di oltre l’umano. Non è forse giunta l’ora di riappropriarci di ciò che è nostro? Cioè la politica e la democrazia? Possibile che mettersi insieme per gestire la res-pubblica sia ormai quasi fuori legge? Come già detto in un altro mio intervento, una società cristiana coincide con una società civile. Ripartiamo da un cristianesimo vissuto per far ripartire una società civile.

Come al solito devo andare, ma…

TONNO subito.