Cazza la randa

Ieri giornatona al mare (e che mare!!) con due cari amici marinai, sbarcati dai mari del Sud. Il poter stare con loro, l’immensità di quel blu, ti fanno proprio venir voglia di restare lì per sempre.
Così ci risiamo, quando si va via è sempre uno strappo durissimo, e una malinconia potentissima.
Lo raccontavo oggi ad un collega argentino che è un pirata come me, e quindi mi capisce sempre al volo; lui mi diceva che un uomo può accettare uno strappo così solo per amore, infatti è venuto qui tra noi montanari, in Nord Italia, per amore a sua moglie.
Mi ha fatto pensare, perché è proprio vero, che quella malinconia dice del mio grande amore per quegli amici lì, per la profondità e per il blu di quel mare lì.
Tanto da voler dare la vita per loro, perché lo sappiano tutti.
Mi sono tornate in mente le parole di Anna Vercos di fronte al cadare di Violaine nel dramma di Claudel L’ Annuncio a Maria: “Che vale il mondo rispetto alla vita? E che vale la vita se non per essere data?”.
Senza questa prospettiva di compito ultimamente la vita sta tremendamente stretta, le amicizie deludono, senza prospettiva, senza orizzonte, come arginare il mare più blu e più profondo.
Quanto rende più amici e quanto è più affascinante poter alzare le vele per un capitano che ha come direzione l’infinito.
Cazza la randa!!!


Razza