Che cosa resiste all’urto del tempo? Le idee, le decisioni, i giudizi

Che la realtà cambi è uno dei grandi problemi e una delle grandi fortune degli esseri umani. In particolare, è un problema quel cambiamento che è corruzione, cioè mortalità e morte.

Gli esseri umani, da sempre, da quando hanno cominciato a seppellire i morti, hanno capito che nell’uomo ci sono due realtà, una corruttibile, che soggiace ai cambiamenti del tempo e alla morte, e una incorruttibile. La filosofia antica ha identificato questa seconda parte in ciò che dell’uomo non muore: le idee, le decisioni, i giudizi, così come riportato nell’interessante libro Il senso religioso di Luigi Giussani (cap. 4). Ma, si dirà, i giudizi cambiano. Certo, ma la filosofia antica e quella cristiana hanno sempre detto che i giudizi cambiano nel senso che, al cambiare della realtà, se ne danno di nuovi. Se dico oggi che il muro davanti a me è bianco, questo è un giudizio che vale per l’eternità in quanto riferito a questo giorno e quest’ora. Non parliamo delle idee: ci sono persone che sono morte per delle idee e ci sono idee che sopravvivono ai loro creatori. Per questo possiamo leggere romanzi antichi; gli autori sono morti, le loro idee no. Le decisioni hanno tutte la natura incorruttibile, tant’è che pensiamo sempre che le nostre decisioni durino per sempre, dalla dieta al matrimonio. Il fatto che non riescano a durare non dipende dalla natura della decisione, ma dalla debolezza della volontà e della ragione.

Non bisogna essere cristiani per capire che all’urto del tempo resistono questi atti spirituali dell’uomo. Il problema vero è invece che resista alla corruzione e alla morte il corpo, cioè la parte mortale. I cristiani sono quelli che riconoscono Gesù come Dio perché è un uomo che è risorto nella carne. Inoltre, credono che il corpo di ciascuno risorgerà. Per questa risurrezione essi pensano anche che, nel cambiamento della realtà, se sostenute dalla grazia, le decisioni possano durare, la verità dei giudizi si possa sempre ricercare, la bellezza delle idee si possa sempre riscoprire.

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