Chi è il nemico?

Cari amici della Spigola,
l’attacco terroristico di Parigi mi ha fatto riflettere molto.
A parte molti punti oscuri della vicenda (una volta ho lasciato il bancomat alla cassa del supermercato ma finora non ho mai dimenticato la carta di identità sul sedile della macchina) vedere due uomini che impunemente circolano per le strade di una città sparando e uccidendo in nome di Allah mi ha colpito tanto.
Effettivamente sul Corano è scritto che gli infedeli devono essere passati a fil di spada.
E’ scritto anche che se non danno fastidio, non devono essere uccisi perché quando moriranno saranno puniti da Allah.
Pare che dopo la battaglia di Lepanto 1571, con vari alti e bassi, l’impero musulmano (ottomano) è andato man mano diminuendo fino ad arrivare quasi a scomparire dalle cartine agli inizi del ‘900.
Dall’industrializzazione in avanti, da quando cioè è cresciuto il fabbisogno dei combustibili fossili, è ritornata la forza integralista.
Mi domando: l’integralismo è solo religioso o è usato come arma di minaccia da chi ha il potere economico del petrolio?
La diminuzione del prezzo del greggio è anch’essa una forma di guerra economica?
Chi è più penalizzato? Pare che gli Stati Uniti siano più penalizzati perché hanno costi maggiori di estrazione causati dalla particolare conformazione dei loro giacimenti. Dove finisce la guerra religiosa e dove comincia quella economica dei paesi arabi?
L’uomo è fatto per avere un ideale: tolto Dio (sia esso Allah o Budda o Dio), lo spazio lasciato vuoto è immediatamente riempito da un altro dio (ideologia o denaro che è una forma di ideologia).
Detto questo, la domanda sorge spontanea: dov’è il fronte della battaglia?
Non credo che sia in atto una guerra “religiosa”, penso sia una guerra economica portata avanti da chi ha come dio la ricchezza e il potere, poco importa di Allah.
Dal nostro punto di vista la battaglia non può essere combattuta con gli eserciti perché anche questi hanno bisogno del carburante per far funzionare i carri armati e quindi saremmo nelle mani del “nemico”.
La battaglia, non ci crederete, è educativa: noi cattolici siamo chiamati in prima persona a lasciarci affascinare sempre di più dalla presenza di Cristo nella Chiesa, unica possibilità di vera Bellezza per tutto il Genere Umano.
La società civile coincide con la società cattolica dove c’è lo spazio per la libertà dell’individuo e dove il denaro è collocato al giusto posto per la realizzazione dell’io.
Vado che ho trovato un carro armato elettrico radiocomandato in offerta ma…

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Tonno subito