Corsi e ricorsi, morsi e rimorsi

“Ci siamo dati un obiettivo, spazzare questi partiti politici fuori dal parlamento. I contadini, gli operai, i commercianti, la classe media, tutti sono testimoni… invece loro preferiscono non parlare di questi 13 anni passati, ma solo degli ultimi sei mesi… chi è il responsabile? Loro! I partiti! Per 13 anni hanno dimostrato cosa sono stati capaci di fare. Abbiamo una nazione economicamente distrutta, gli agricoltori rovinati, la classe media in ginocchio, le finanze agli sgoccioli, milioni di disoccupati… sono loro i responsabili! […]
Noi non siamo come loro! Loro sono morti, e vogliamo vederli tutti nella tomba!
Io vedo questa sufficienza borghese nel giudicare il nostro movimento… MI HANNO PROPOSTO UN’ALLEANZA. Così ragionano! Ancora non hanno capito di avere a che fare con un movimento completamente differente da un partito politico… noi resisteremo a qualsiasi pressione che ci venga fatta. E’ un movimento che non può essere fermato… non capiscono che questo movimento è tenuto insieme da una forza inarrestabile che non può essere distrutta… noi non siamo un partito, rappresentiamo l’intero popolo, un popolo nuovo.”

Di chi è questo discorso? Sarà di Grillo? Un pezzo del discorso di San Giovanni?
No… si tratta di un altro trascinatore, molto più incisivo (finora).
Oggi non è più tra noi ma si è fatto notare molto nel secolo scorso.
Ha avuto un po’ di problemi con la legge (più gravi di quelli di Silvio) ma a parte questo è stato un ottimo capo di stato.
Non era italiano e all’inizio aveva simpatia per gli italiani.
Ehm… aveva i baffetti e la riga da un lato, portava l’impermeabile e gli stivali e soprattutto ce l’aveva a morte con gli ebrei.
E’ il discorso di un certo Adolf Hitler, Eberswalde, 27 Luglio 1932.
Ora vado.
Se tutto va bene… Tonno.

Passo dell'oca
Passo dell’oca

TONNO subito

3 Risposte a “Corsi e ricorsi, morsi e rimorsi”

  1. Grazie!
    Pensavo anch’io in questi giorni a certe analogie…fu un Pescespada, anni fa (e quindi in tempi non sospetti) durante una lunga traversata, a chiarirmi le idee sulla nascita dei totalitarismi. In particolare mi spiegò come il nazismo (per noi pura follia!) riuscì a conquistare menti e cuori di (quasi) un intero popolo, andando a pescare nell’insoddisfazione causata dalla grande crisi economica e sociale dovuta alle durissime condizioni post belliche.
    Se la storia non è più Maestra, allora è sempre più urgente allenare il giudizio!
    Alice

  2. Giusto, pesce grillo, non è proprio uguale uguale a Hitler ma sinceramente sarei preoccupato del contrario.
    La similitudine non vuol dire che sono due personalià simili o che usano gli stessi termini, tuttavia Grillo come Hitler non vuole prendere accordi, spinge all’odio contro i politici (quindi contro chi li vota), è intollerante e non vuole essere rappresentante di tutti gli italiani (W la democrazia!). Sai, quando si parla a tanta gente le parole si amplificano. Se ci fosse la remota possibilità di vivere un incubo come quello passato credo che il M5S sarebbe stato già fermato. Sono d’accordo sul tentativo di risvegliare le coscienze ma poi però oltre a “picconare” bisogna costruire, ad esempio formando un governo.
    Il mio parere è “sgonfiare” questa bolla prendendo sul serio il disagio del 25% degli italiani ad esempio formando un governo provvisorio di unità nazionale PD-PdL e qualche grillino che nel frattempo di è dissociato, fare le riforme (riduzione del numero di deputati, riduzione dell’indennità ai parlamentari, riforma della legge elettorale) e entro 18 mesi tornare alle urne con Grillo trasformato in formica.
    Bene, vado a vedere che fanno le aringhe. Pare che vogliono cavalcare l’onda e fare un nuovo partito (molto aggressivo): le ARRINGHIE… GRRR!!!

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