Corsisti alla riscossa

Il famigerato emendamento n° 3.143 approvato dal Senato il 4 aprile e abrogato dopo neanche due settimane (il 16 aprile scorso) dalla Commissione Finanze della Camera, avrebbe introdotto un tetto di detassabilità di 11.500 € su tutte le borse di studio, facendo si che:
  • gli importi al di sotto del tetto sarebbero stati esenti da imposte;
  • gli importi eccedenti il tetto sarebbero stati “assimilati a reddito di lavoratore dipendente” e pertanto assoggettati alle detrazioni IRPEF e IRAP.
Questa ormai scongiurata novità avrebbe comportato:
  • per i medici specializzandi, che da anni percepiscono una borsa di studio esentasse di 26.000 € lordi annui, un aggravio fiscale di circa 250 € netti al mese, calcolato sull’importo eccedente il tetto di 11.500 € (ovvero su 14.500 €, imponibile IRPEF e IRAP in base all’emendamento poi abrogato);
  • per i medici iscritti ai corsi regionali di formazione specifica in medicina generale, che invece da decenni pagano l’IRPEF sull’intero importo della borsa di studio (di 11.600 € lordi annui), uno sgravio fiscale di circa 100 € netti al mese (il reddito imponibile sarebbe infatti sceso a soli 100 € annui).
La mortificante prospettiva di vedersi ridotta la borsa di studio, ha spinto gli specializzandi di tutta la nazione a promuovere (col supporto organizzativo di svariati sindacati e segretariati) una mobilitazione generale con sit-in davanti a Montecitorio, sospensione delle attività di reparto e conseguente paralisi degli ospedali di mezza Italia, che normalmente contano su oltre 25.000 medici specializzandi.
In poche ore, con grave ma giustificabile (dati i tempi stretti) leggerezza, i deputati della Commissione Finanze, hanno abrogato in toto l’emendamento anziché modificarlo, da un lato liberando gli specializzandi dalle grinfie dell’IRPEF, ma dall’altro condannando i corsisti in medicina generale (che invece sono solo 2.400, e molto meno organizzati dei colleghi specializzandi) a pagare ingiustamente IRPEF e IRAP, subendo tra l’altro, dopo l’esaltazione per l’apparente passo in avanti del Senato, il crudele retro front della Camera.
La schiacciante amarezza iniziale si è però subito trasformata in furiosa grinta, e il contropiede di un gruppo di corsisti nato qualche mese fa su facebook è stato fulmineo! Spalleggiati da SIGM e FIMMG-formazione i corsisti, semplicemente coordinandosi sul social network sono riusciti in poche ore a:
  • Organizzare in varie città (tra cui Bari, Barletta, Genova e Roma) sit-in e manifestazioni di protesta civile per la mancata detassazione della borsa di studio, allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica.
  • Introdurre in Camera dei Deputati un rappresentante “in pectore” della categoria (dott. Marco Nardelli, di Roma, attivo membro del gruppo di Fb), che ha incontrato il presidente Gianfranco Fini e i deputati Domenico Di Virgilio e Annagrazia Calabresi, che se da un lato erano ignari dell’avvilente situazione economica, finanziaria e giuridica dei corsisti in MG, dall’altro si sono mostrati disponibili ad accogliere le istanze di riforma del corso di formazione (che al di là dell’IRPEF, ha molti altri punti deboli).
  • Promuovere un “mail bombing” destinato a tutti i Senatori, i Deputati, membri del Governo e le principali testate giornalistiche nazionali (cartacee ed elettroniche) al fine di catalizzare la promozione di proposte legislative volte a migliorare la condizione dei corsisti in MG. L’iniziativa ha portato oggi alla presentazione e approvazione di 5 ordini del giorno sul tema in Camera dei Deputati (tra i presentatori gli onorevoli Calabresi, Distaso, Fucci, Sarubbi, Pedoto, Zazzera, Di Pietro, Marinello).
  • Presentare nella mattinata del 19/04/12 al Presidente del Senato On. Renato Schifani una sintesi delle principali criticità inerenti il Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale (tra le altre: mancato conferimento di un titolo specialistico, borsa di studio inadeguata e over-tassata, incompatibilità lavorative, assicurazione professionale/infortunistica a carico del corsista, pessima tutela del diritto alla maternità, sostanziali difformità interregionali sugli standards organizzativi e formativi, posizione di svantaggio dei corsisti nelle graduatorie di sostituzione della continuità assistenziale, dei Medici di Famiglia e della guardia medica turistica, reclutati solo ed esclusivamente in caso di grave carenza di personale).
  • Incontrare nel pomeriggio di oggi il Sottosegretario del Ministero della Salute, prof. Adelfio Elio Cardinale per illustrare e discutere nuovamente il documento presentato al Senato.
Stay tuned..

Peperoncino Rosso