COS’E’ LA DESTRA, COS’E’ LA SINISTRA…

Non appoggerei certamente le posizioni estreme di Tsipras, ma a volte mi fa paura questa Europa elitaria e amante delle lobbies e dei governi tecnici. Non potrei votare un sindaco che si fa fotografare al gay pride, ma nessun cristiano può immaginare un muro che impedisca agli immigrati di entrare nel nostro Paese. La teoria del gender è un abominio filosofico, giuridico e antropologico. L’economia capitalistica priva di ogni contenuto e limite lo è altrettanto. Lo stato sociale ci porta al default; il modello americano (sanitario, fiscale, etc..) ormai è evidente, anche per gli americani stessi, che non regge. L’Isis è un pericolo inquietante, ma la religione è un aspetto umano da custodire anche a livello politico. E dunque? Viene in mente la canzone di Gaber…

“Tutti noi ce la prendiamo con la storia
ma io dico che la colpa è nostra
è evidente che la gente è poco seria
quando parla di sinistra o destra.”

Il mio politico preferito ieri sera parlava di una nuova “terza via”. Ma come si fa? In questa confusione ci vuole molta destrezza e molta libertà. La destrezza di trovare compromessi che permettano una costruzione per tutti. La libertà di non dimenticare la propria coscienza, identità, appartenenza (che è la premessa per una costruzione per tutti). Speriamo – preghiamo! – che i cattolici se ne ricordino, a cominciare dall’ormai prossimo Meeting di Rimini.

Sirenetta