Cuore e batticuore…

Cari amici della Spigola,
una breve riflessione quasi filosofica!
No, non cedo alla malattia della filosofia ma un pensiero su un particolare modo di pensare sorge spontaneo.
Partiamo dai fatti:

  • maltempo
  • nevicate eccezionali
  • terremoti
  • valanghe
  • ricerca dei colpevoli
  • prevenzione

Si capisce a cosa mi riferisco per cui non sto a tornare sulle tragedie, sui lutti, sui miracoli (una famiglia intera che si salva da una valanga senza precedenti è un evidente miracolo della Madonna).
Mi colpisce un particolare modo di cercare le responsabilità e la modalità di fare prevenzione.
Entrambi i moti sbagliano perché non tengono conto di un fattore comune di cui abbiamo accennato in precedenti post: la realtà, quindi anche gli uomini, il loro modo di fare e di pensare, sono permeati nel profondo da una ferita che la Chiesa chiama peccato originale che si manifesta in debolezza ideale, incoerenza, debolezza fisica, incapacità di perseguire il bene riconosciuto ecc.
Prima di andare avanti vorrei sottolineare che questa è una riflessione molto laica e razionale, vale per gli atei e per i religiosi di tutte le religioni: se non si tiene conto di questa debolezza non si riuscirà mai ad affrontare adeguatamente nessun problema personale, sociale e politico.
Andiamo avanti: ora che troveremo i colpevoli, parallelamente aumenteremo il terrore di chiunque ha una minima responsabilità per cui per prevenire il ripetersi di simili tragedie terremo le scuole e gli uffici chiusi per sempre. Vedi rischio crolli per terremoti: a L’Aquila lunedì e martedì scuole chiuse per terremoto. Dove arriveremo visto che scientificamente non sono ancora prevedibili? Vesuvio, Napoli, cinta vesuviana non sono stati ancora evacuati: perché? Etna? E Pescara che si allaga sempre?
Chiaramente non sono problemi risolvibili in un post, rilevo tuttavia che per cambiare il mondo è necessario partire dall’accusare un errore nel modo con cui affrontiamo la realtà: se non tengo conto che io per primo non sono un essere perfetto ma che tuttavia tendo alla perfezione (non è una battuta), ad ampio raggio diciamo che tutti abbiamo un ideale di perfezione che ci stimola dal di dentro (la Chiesa lo chiama cuore) ma che nessuno di noi ha la forza in sé per raggiungerlo, continueremo a vivere in modo cieco, non armonico, reagendo agli stimoli della realtà piuttosto che dialogando con essa.

Bene, detto questo, vado.
Ho letto una notizia sconvolgente: hanno arrestato un boss della ‘Ndrangheta, tale Antonino Pesce… con una retata.

A presto.

Tonno subito (se non mi arrestano prima).