Dalla natura il terrore della morte, dalla grazia l’audacia

Cari amici della Spigola,
leggo e riporto questo articolo dall’ANSA:

http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2015/12/17/belgio-sotto-shock-salah-fuggito-perche-legge-vieta-perquisizioni-tra-le-23-e-le-5-di-mattina_9845bdf5-3aeb-4678-a7b2-70065668db14.html

Dopo gli attentati di Parigi, il terrorista Salah pare che sia stato localizzato nella notte tra il 15 e il 16 novembre a Molenbeek in Belgio, ma non è stato possibile arrestarlo perché il codice penale belga impedisce le perquisizioni notturne tra le 23 e le 5 di mattina. Salah si è nascosto in un veicolo sfruttando un trasloco notturno ed è così scappato sotto gli occhi della polizia.
Tralascio per un attimo i commenti più banali per una riflessione a più ampio raggio.
Siamo una civiltà in pace, per noi le regole di convivenza civile sono un terreno fertile per chi invece non ha regole se non il terrore.
I terroristi sono uomini addestrati e motivati, per loro la regola è improvvisare e agire velocemente sulle debolezze (legislative) del nemico (cioè noi).
Le domande sono: l’audacia, l’iniziativa, la motivazione dei terroristi su cosa si basano?
La nostra audacia da cosa è bloccata?
La loro è una “civiltà della morte”, ne sono certo perché loro sono kamikaze.
La nostra era la civiltà della vita, non dimentichiamo le radici cattoliche della nostra amata Europa.
Per cui: che fine hanno fatto le nostre radici cattoliche?
Dov’è finita l’audacia che nasce dalla grazia?
Sono aperto alle risposte, voglio aprire un dibattito in questo senso, sperando che i giudizi cambino la mentalità e il comportamento.
Devo andare, faccio delle perquisizioni alla ricerca delle mie radici ma non temete…

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Tonno Subito!