Detto e sfratto

Detto e sfratto
Shopping from Pixabay

Non ho mai visto Detto Fatto. Nel mio immaginario si trattava di un innocuo programma pomeridiano dedicato a ricette, taglio e cucito, creme anti rughe. Poi ho scoperto che è stato sospeso (Detto e sfratto…) addirittura per “sessismo”, ho dunque supposto che avesse un contenuto pseudo culturale degno di far infuriare molte penne e molte voci del giornalismo italiano. Ho cercato e visto la puntata incriminata. “La corsia del supermercato diventa un palcoscenico” ma lo spettacolo non è un granché. C’è una donna che sculetta per lo studio televisivo simulando una spesa sexy.

A parte l’abisso tra il tutorial e la realtà, visto che al supermercato di solito incontro donne (e uomini) sull’orlo di una crisi di nervi che fanno lo slalom tra corsie piene di altri carrelli e bambini che corrono, davvero siamo di fronte ad un attentato alla dignità della donna tale da meritare la cancellazione dal palinsesto di tutto il programma? E’ andato in onda un esempio di mercificazione femminile o il solito, ennesimo, episodio di tv trash? E’ la tv pubblica, si potrebbe giustamente obiettare. La stessa tv che ci ha proposto L’Isola dei famosi, però. In qualità di contribuente del canone Rai, mi aspetterei una selezione dei programmi parametrata sulla qualità, non una censura isterica imposta dalla sensibilità di un’elite che utilizza i propri principi morali come ghigliottina per decapitare l’altrui espressività.

La puntata di Detto Fatto è un brutto esempio di televisione: è ridicolo (nessuno fa la spesa con tacco 12), banale (i consigli della pole dancer Emily Angelillo sono triti e ritriti), assolutamente inutile perché non fa neanche ridere. Si aggiunga il tempismo: nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne la puntata forse è fuori luogo. Ma agitando lo stendardo della dignità della donna in generale, è stata fatta violenza a due donne in particolare: Bianca Guaccero, la conduttrice, e Emily Angelillo, la protagonista alle quali sono state rivolte accuse pesantissime e sicuramente subiranno conseguenze professionali.

Medusa