Devi!

Sono stato ripreso recentemente da un amico perché ho pronunciato la parola “devi”! Andrebbe detto piuttosto “dovresti” o “potresti”.
Nell’attuale mondo, l’attenzione alla libertà, alla sensibilità, alla identità e alla psicologia dell’altro è come se lentamente imponesse di non dire certe parole considerate “offensive” delle categorie che costituiscono la persona e l’io.
L’impressione è che l’individualità della persona sia diventata un fattore superiore alla verità.
Ma che succede se si salva l’individualità e non la persona?
Al “Non uccidere! Non desiderare quello che non è tuo” si è sostituito il “Non dovresti uccidere! Non dovresti desiderare quello che non è tuo”.
Quello che si rischia di perdere è il nesso tra azione, autorità e destino. Se uccidi non ti salvi perché questa è la legge di Dio. Perciò non devi uccidere. A meno che tu non voglia prendere in considerazione la seconda possibilità: quella di non salvarsi. Allora va bene dire “dovresti”. Ma sarebbe irragionevole anche se liberamente deciso.
Non devi rubare. Devi amare Dio, genitori e moglie. Devi amare il prossimo come te stesso. Nella vita devi ciò che è dovuto a chi ti ha dato tutto e ti salva nelle forme che Lui ha stabilito.
Riprendiamoci la parola “devi”.

Aulonocara

Una risposta a “Devi!”

  1. questo tuo ragionamento mi sembra molto forzato e superficialmente generalizzato.
    mi sembra un bel po’ ampio il margine tra l’esempio che fai ed il punto finale in cui arrivi.

    la parola dovresti o potresti potrebbe anche essere usata per educazione e rispetto nei confronti di chi ti sta davanti.

    sai la parola devi puo’ essere utilizzata in tantissimi modi, ” devi sottometterti al maschio, devi mettere il burqa, devi fare quello che voglio io..”

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