Della differenza tra ideali e ideologie

Nel celebre liceo D’Azeglio dicevano gli insegnanti negli anni ’80 che il termine “ideologia” era positivo e che indicava una visione del mondo. Ce ne sono tante, il cristianesimo è una di queste. Qualcosa non quadrava ma non avevo gli strumenti per dire cosa.
Diventato cristiano e crollate le ideologie (ma non il cristianesimo), ho capito il grave errore, in cui spesso cadono anche i predicatori. Il cristianesimo non è un’ideologia ma un ideale perché non è una visione del mondo ma un avvenimento, un fatto bellissimo e accaduto. Certo, può essere vissuto come ideologia, ma non è la sua natura.
Differenze tra ideale e ideologia:
L’ideale poggia su un’esperienza presente che rende lieti e intensi ora e che si compirà in futuro. L’ideologia poggia su un progetto futuro che si insegue sempre e che non accade mai.
Rispetto all’ideale si è sempre in cammino, rispetto all’ideologia si è sempre in difetto.
L’ideale produce scoperte nuove e personali perché si realizza a ogni passo. L’ideologia uniforma tutto in ripetizione e discorso.
L’ideale genera amicizia, l’ideologia burocrazia.
L’ideale esalta la comunione, l’ideologia il capo.
L’ideale non delude e sprona, l’ideologia delude sempre.
L’ideale accoglie chiunque, l’ideologia ha bisogno di nemici.
Continueremo, vivendo scoprendo pensando. Ma la distinzione è decisiva e non si può equivocare.

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