Donne e Jihad

E le donne non contano nella famiglia. / Voglio dire, le donne da noi stanno in casa e ci mettono al mondo e non dicono nulla e non contano nulla e non le ricordiamo. / Ogni donna c’infonde nel sangue qualcosa di nuovo, ma s’annullano tutte nell’opera e noi, rinnovati così, siamo i soli a durare.”

Se le poche righe di Pavese che ho appena trascritto (Cesare Pavese, “Antenati”, in “Lavorare stanca”, Einaudi Editore) ci sembrano così estranee è perché negli ultimi decenni la cultura occidentale ha vissuto cambiamenti epocali quanto a diritti, rispetto, dignità della persona.
Non così il mondo islamico che anzi, laddove ha voluto un processo di ripristino e di islamizzazione radicale (e forzata), ha visto le donne ripiombare in una condizione di totale isolamento e schiavitù.
Per questo appare ancora più contraddittorio il ruolo emergente nel jihadismo delle donne kamikaze.
Al riguardo, vi invito a leggere l’articolo di Valentina Colombo che chiarisce molti aspetti del problema.

http://lanuovabussolaquotidiana.it/it/articoli-schiave-spose-bombe-umane-le-donne-del-jihadismo-14481.htm

Un solo punto mi rimane ancora oscuro: perché?

Alice