“Ecco, io faccio nuove tutte le cose”

Mentre rientro nella mia cittadina dopo due giorni passati (poco ma sempre troppo) lontano, incrocio un gruppo di giovani neri che passeggia sulla spiaggia. Sono alcuni degli ormai tanti migranti ai quali il mio paese offre un tetto e servizi in un centro di prima accoglienza. I giornali di ieri riferivano che l’intelligence britannica sarebbe in possesso di documenti comprovanti l’utilizzo strategico da parte dell’ISIS dei barconi della “speranza” per portare il caos nel sud dell’Europa. Che tra questi ragazzi che passeggiano in riva al mio mare si nasconda un futuro assassino?

Provo a fare ordine nei miei pochi e confusi pensieri:

  1. L’operazione Mare nostrum, dopo anni di brutta politica e vuote parole, ha ridato lustro all’Italia (e la debole farsa che è Triton rende ancora più onore al lavoro compiuto): una simile capacità di accoglienza poteva nascere solo in terra cristiana.

  2. Ciò che rinnova i miei pensieri e il mio cuore – e quindi anche le mie azioni – è scoprire di essere oggetto di un amore gratuito. Avrei mille esempi ma non importa, però se è vero per me può essere vero per chiunque.

  3. Io non so come il Signore ha deciso di salvare (ancora) il nostro povero mondo, ma i 21 cristiani copti morti inneggiando a Gesù hanno reso più saldo il mio cuore e più certa la mia speranza. Non so come ma Qualcuno – qui ed ora – sta già facendo nuove tutte le cose.

Alice