Era circa l’ora decima, qualcuno mi propose Cristo

Era circa l’ora decima, qualcuno mi propose Cristo
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Era l’autunno dell’anno del Signore, io ero una ragazzina e avevo da poco conosciuto alcuni ragazzi di CL che, con indefessa pazienza, mi invitavano invano a tutti i loro gesti.

Non so perché quella volta decisi di andare: era una giornata di inizio anno di Gioventù Studentesca (GS, il gruppo giovanile di CL) e ci ritrovammo ad Assisi. Eravamo tantissimi, forse da tutta Italia, forse solo dal centro o dal centro-sud (all’epoca non avevo i criteri per capire la portata di tali eventi).

Della giornata ricordo ben poco, solo che alla messa c’era il vangelo con la parabola del seminatore (lo ricordo perché chiesi a Gesù di non farmi essere più terra arida) e che nel pomeriggio venne a parlarci un prete che viveva in Brasile, don Pigi Bernareggi. Ci raccontò di quando, ragazzino più o meno come me, aveva conosciuto don Giussani e i primi “Giessini” e di come da quell’incontro delle quattro del pomeriggio tutta la sua vita avesse preso una strada impensata e impensabile.

Quella sera, tornata a casa, decisi che il giorno dopo sarei andata a cercare quei ragazzini insistenti, perché anch’io avevo bisogno di rivedere subito il volto di Cristo. Lo feci davvero, spiazzandoli tutti, e continuo a farlo
ogni giorno da decenni grazie anche a quel prete tornato per un po’ dal Brasile che quel giorno, circa all’ora decima, mi propose Cristo e che il 22 gennaio scorso è partito per il Paradiso.

Alice