Fantasia

Forse uno dei problemi è che ci è rimasta poca fantasia.
Non so se è colpa delle multinazionali o della televisione, delle nuove ideologie o dello scetticismo dilagante, dell’illuminismo o dello scientismo… ma sta di fatto che la bellezza è un inevitabile cliché (magro/a, alto/a, atletico/a), l’amore non si sa esprimere senza un bacio appassionato, la maternità non esiste senza una bella pancia, eccetera, eccetera.
O forse è proprio l’uomo che è così e ha bisogno di qualcosa di più grande che gli liberi la fantasia.
Serve qualcosa che spacchi le misure in cui ci facciamo rinchiudere, come qualcuno che unisce fragole, olive e formaggio. Bleah! verrebbe da pensare, e invece è inaspettatamente buono all’assaggio.
Non che non ci siano confini all’immaginazione (se no si dovrebbe dar ragione alla teoria del gender…): i confini sono dati dalla realtà,  ma – parafrasando l’Amleto – la realtà è tanto più grande della nostra immaginazione.
Che strano che proprio ciò che è più misterioso permetta di conoscere di più!

Sirenetta