Felicità

Come state? Bene, spero! Anche perché ci dicono che ieri abbiamo vissuto la giornata più triste dell’anno, il Blue Monday. Non lo sapevate? Circa 10 anni fa uno psicologo inglese, tale Cliff Arnall, mise a punto un’equazione matematica che – tenendo conto di condizioni meteo, giornate corte, Natale ormai trascorso, sensi di colpa per aver mangiato troppo e speso gran parte della tredicesima… – individua proprio nel terzo lunedì di gennaio l’infausta ricorrenza. (Ma tranquilli, perché intoro al 20 giugno arriverà anche la giornata più felice).

Allora, a tutti coloro che non hanno trovato sufficiente consolazione nel seguire i consigli psico-fisio-enogastronomici fornitici da quasi tutti i quotidiani di ieri, e a quelli che non ritengono di essere totalmente definiti da fattori e meccanismi antecedenti, dedico questa bella poesia di Raymond Carver, che vale molto di più di qualsiasi chiacchierata mattutina sull’argomento.

Felicità

Talmente presto che fuori è ancora quasi buio.
Sto alla finestra con il caffè
E le solite cose della mattina presto
Che passano per pensieri.
A un tratto vedo il ragazzo e il suo amico
Venire su per la strada
Per consegnare il giornale.
Portano il berretto e il maglione
E uno la borsa a tracolla.
Sono così felici
Che non dicono niente, questi ragazzi.
Mi sa che se potessero, si prenderebbero sottobraccio.
Il mattino è appena sorto
E stanno facendo questa cosa insieme.
Avanzano lentamente.
Il mattino si fa più luminoso,
anche se la luna pende ancora pallida sul mare.
Una tale bellezza che per un attimo
La morte e l’ambizione, perfino l’amore
Non riescono a intaccarla.
Felicità. Arriva
Inaspettata. E va al di là, davvero,
Di qualsiasi chiacchiera mattutina sull’argomento.

Alice