Fino ad uccidere

Un autogrill come tanti su un’autostrada di agosto.
Confusione, folla e rumore, mentre suona una vecchia canzone di Venditti.
“Un Happy Meal con Coca Cola”.
“Vuole provare la miscela arabica?”.
Ci vedono come formiche che tirano avanti un mondo senza significato.
E allora uno prende un furgone e, come formiche, ci schiaccia. Per gridare quel significato che non si vede.
È doppiamente tragico. Il male e il dolore come esito di un grido del cuore che non posso fare a meno di sentire anche io.
Si può vivere senza ideale? E si può affermare un ideale senza arrivare ad uccidere?
Guardare ognuna di quelle persone, indaffarate e distratte tra Mac Donald e Chef Express, fino in fondo al cuore. Una per una, fratelli e compagni nella domanda di un destino di felicità vera.
“Il cuore dell’uomo è un abisso da cui emergono a volte disegni di inaudita ferocia, capaci in un attimo di sconvolgere la vita serena e operosa di un popolo. La fede ci viene incontro in questi momenti in cui ogni commento appare inadeguato. La parola di Cristo è la sola che possa dare una risposta agli interrogativi che si agitano nel nostro animo.” (Giovanni Paolo II, 12 settembre 2001).
Sirenetta