Il gatto che guardava le stelle

Gialli insoliti quelli scritti da Lilian Jakson Braun, ambientati in luoghi fuori dal mondo e fuori dal tempo, nella provincia americana in cui tutti si conoscono e gli assassini, che vengono sempre “da fuori”, sono quasi assimilati a stranieri che perturbano la tranquilla monotonia del piccolo paese.

A Pickax, “nella Contea di Moose, seicento chilometri a nord da ogni dove”, vive Qwilleran, un maturo scapolo miliardario ex giornalista fuggito dalla metropoli, con i suoi due gatti siamesi Yum Yum e Koko. In particolare il secondo, il cui nome principesco è Kao K’o Kung, ha un talento tutto speciale per affrontare e risolvere i misteri, forse dovuto alle sessanta fibrille dei suoi baffi.

Dopo la sparizione di un campeggiatore e il paventato coinvolgimento degli extraterrestri, alcune morti misteriose sollecitano il nostro improbabile trio pian piano a scoprire i veri assassini. Ma il vero investigatore è Koko che dopo il ritrovamento di un cadavere aiuta la soluzione dell’enigma con una incursione in libreria in cui fa cadere dei libri con titoli significativi. In conclusione un godibile e tranquillo mistery per rilassarci in una giornata di pioggia di fronte al caminetto.

Pesce Palla