Gli immigrati

Quello dei migranti, ed in particolar modo dei rifugiati, non è soltanto un tema costantemente all’ordine del giorno ma si caratterizza per essere in continua evoluzione. In questi ultimi anni, si sono verificati notevoli mutamenti nella natura della migrazione forzata. Il fenomeno riguarda tante realtà, anche molto diverse tra loro, sparse per il mondo.

Le ragioni che inducono le persone a lasciare il proprio paese sono le più disparate, tuttavia l’aspetto più significativo degli ultimi anni è l’inasprimento delle normative di molti Governi in tale materia e, non di rado, anche un certo irrigidimento dell’opinione pubblica.

Devono essere garantiti almeno i diritti enumerati dalla Convenzione sui Rifugiati del 1951, pur riconoscendo che quell’importante strumento è tuttavia minimale, aperto al miglioramento, affinché si giunga a politiche lungimiranti capaci di rispondere integralmente ai problemi di oggi e a quelli che già si affacciano sul domani.

Si ripete spesso, giustamente, che ogni politica, iniziativa o intervento in questo ambito deve ispirarsi al principio della centralità e della dignità di ogni persona umana. Le migrazioni impongono un cambiamento di mentalità, di approcci strutturali e di pensiero sociale. Si ricordi lo “speciale diritto” delle persone ad essere protette dalla violenza in cui vengono coinvolte loro malgrado, nonché il diritto delle medesime ad essere spostate il più lontano possibile dai luoghi di conflitto, all’occorrenza anche oltrefrontiera.

Chi compie un ‘viaggio della speranza’ dall’Africa verso l’Europa, quasi sempre rischia la vita, affrontando situazioni ai limiti della dignità umana e, specie se donna, è spesso vittima di abusi sessuali.

Quando si lavora per l’integrazione degli immigrati non basta un “quadro giuridico e politico” di una certa solidità per garantire la sicurezza alle persone, né vanno soddisfatte soltanto le loro esigenze materiali: non meno fondamentale è il bisogno di essere accolti, amati, rispettati ed accettati. Gli stranieri e gli extracomunitari devono essere accompagnati per uscire dalla logica della violenza, del risentimento e del dolore e per poter tornare a sentirsi parte della famiglia umana.

Moscardino