How far are the fields of Athenry?

Cronaca disorganica di una giornata ad Euro 2012

Poznan, 14 giugno 2012 ore 17.58. Non pochi croati fischiano l’Inno italiano. Che vergogna! Poveri Goffredo Mameli e Michele Novaro non è colpa loro se la nostra Repubblica ha deciso che ci rappresentasse in tutte le occasioni ufficiali il Canto degli Italiani, una marcetta allegra, ma priva di pathos nata nei salotti con un testo – per fortuna – solo in minima parte conosciuto e ancor meno capito. Una cosa può consolare i nostri due aedi e il nostro presidente Napolitano: i Savoia erano riusciti a fare peggio (mai sentita la marcia reale?) Eppure è il nostro inno e mi fa arrabbiare che della gente che tifa una squadra che entra in campo vestita come gli sbandieratori del palio di Siena fischi il nostro inno.
La partita inizia. L’Italia risponde agli ingrati fischi con un discreto gioco, ma con un solo gol all’intervallo. Nel secondo tempo il solito suicidio: pareggio e depressione. Speriamo che il Trap faccia lo sgambetto alla Spagna. Con quella sottospecie di squadra di calcio-saponato? Impossibile.
Danzica, 14 giugno 2012 ore 22.20. Fàbregas segna il 4 a 0 della Spagna contro la squadra del dopo-lavoro ferroviario di Dublino. Tutta la penisola italiana e le isole sprofondano nel già sperimentato incubo del biscotto, tanto caro a chi lo fa, tanto odiato a chi lo subisce. Anche se non era uno dei nostri a dire che è meglio due feriti che un morto?
Eppure nel nuovo stadio della città nota a tutti i maturandi per l’omonimo corridoio sta accadendo qualcosa che esula da ogni prosopopea ispanica e dietrologia italica (pare che qualcuno si sia già precipitato a scommettere sull’over di Spagna-Croazia): migliaia di irlandesi intonano a gran voce Fields of Athenry. Questa canzone rievoca la terribile carestia di metà Ottocento e – soprattutto – afferma a gran voce un’identità. Loro si sentono irlandesi o meglio appartengono all’Irlanda, ne sono parte e, nonostante la loro squadra sia realmente imbarazzante, ne vanno fieri.
Il senso di appartenenza che si innalza con quelle voci è più forte del brusio noioso di un’eventuale combine presente in tutti i media italiani. Altro che inno di Mameli: How far are the fields of Athenry from here?

Pesce Persico