Il polpettone

La giornata di Domenica scorsa è stata eccezionale come lo sono state le ultime domeniche nelle quali mi è stato chiesto da alcuni amici di cucinare (o di aiutare a farlo) per  tante  persone (da premettere che io odio cucinare). Che cosa ha permesso che io stessi  anche il  sabato pomeriggio chiusa in casa a preparare i 4 polpettoni che avrebbero fatto parte del pranzo organizzato dalla mia amica Paola per la giornata di fine anno della comunità di CL molisana!?!  Di certo non la mia buona volontà  (anche se io ne ho tanta)  né tantomeno le mie capacità culinarie, ma di sicuro quello che ha raccontato un mio amico durante la bella giornata trascorsa insieme:  quando uno decide di muoversi per qualcosa che interessa tutto il “mondo”,  lo fa partendo da un rapporto affettivo con uno, per il quale ci si mette in gioco nella realtà come si può, facendo anche la fatica di rinunciare a qualcosa, ma scoprendosi lieto e soprattutto “vivo”. Questo è quello che ho capito quando la sera tornando a casa, anche un po’ stanca, ho pensato che ciò che mi aveva permesso di rinunciare a un bel pomeriggio di mare o di shopping era stato proprio il desiderare di sentirmi una “persona viva” sempre, anche nel cucinare i miei 4 polpettoni.

Pesce polpetta

Una risposta a “Il polpettone”

  1. Caro pesce polpetta,
    grazie del contributo (sia alimentare che epistolare).
    Sentirsi vivi, già.
    E’ la massima aspirazione, difatti non è scontato per niente che coincidano i due stati: essere biologicamente vivi e essere umanamente vivi.
    La differenza la fa lo scopo, cioè non solo avere lo scopo ma che tipo di scopo.
    Se difatti questo è ancora qualcosa di inanimato, (es. vivere per la carriera, vivere per i soldi, vivere per mangiare (!), vivere per lo sport ecc.) passo dall’essere vivo biologicamente (come un’alga) all’essere vivo animalescamente (come un pescecane).
    Semmai fosse possibile vivere per qualcosa di vivo… non so… Dio come sarebbe bello!
    Dio? Ecco, appunto!
    Ok, ora vado che c’ho da fare.
    O meglio mi devo nascondere: mi è arrivata una soffiata che ma mamma del pescecane (la pescecagna) deve preparare un pranzo per tutta la famiglia e indovina che vuole preparare?
    Il POLPETTONNO!!!
    Se tonno… tonno in casseruola.

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