La Divina Commedia

Perché a 50 anni rileggere con entusiasmo la Divina Commedia e in particolare il capolavoro dell’Inferno commentato da Franco Nembrini, illustrato da Gabriele dell’Otto con la prefazione di Alessandro D’Avenia, edito dalla Mondadori, un tomo di 700 pagine?
Forse perché ci suscita la memoria del percorso della propria vita personale piena di attese, domande, speranze, desideri, dolori e tradimenti. Di fatto la vita di ognuno di noi può definirsi una commedia nel senso più profondo, perché in ogni uomo c’è il desiderio del Bene, la sua vita finisce bene se si è fedeli al proprio desiderio più radicale. Finalmente qualcuno il viaggio di Dante ce lo ripropone in modo interessante, con sorpresa continua rispetto al pensiero dell’autore. Ogni parola ha un suo peso specifico rispetto ad un personaggio storico e ad un’epoca diversa, dove il cuore dell’uomo però ne trova sempre corrispondenza, perché anelante del bene supremo.

Pesce Salmone