La paninoteca d’arte moderna

Cari amici della Spigola,
lo sappiamo tutti: viviamo in una civiltà consumistica dove il commercio tiene in piedi l’economia.
Un amico che lavora in banca mi dice sempre che non è vero che il venditore sovviene ai bisogni del cliente, ma il vero venditore genera il bisogno nel cliente: il bisogno che il venditore vuole che lui abbia.
Allora mi chiedo: perché punire quattro amici che hanno generato in un ignaro povero (povero di cervello ma non di soldi) turista tedesco il bisogno di comprare la sede della FAO, l’ambasciata americana e il Centro Commerciale di Roma nord a soli 1.500.000 €? Eh? Perché accanirsi contro il commercio che sostiene l’economia? Allo stesso acquirente avevano rifilato anche l’Auchan di Cesano Boscone (MI) per 250.000 €. E poi l’affare era evidente! Come non caderci? Tutta questa massa d’acqua (citazione dal film di Totò che vende la fontana di Trevi) per soli 1.750.000 €!!!
A me scappa ancora da ridere.
Comunque è tutto vero c’ho il link:

www.tgcom24.mediaset.it – Vendono un’ambasciata e la sede della Fao: rinviato a giudizio un tedesco

Non mi viene da dire nulla, la notizia si commenta da sé.
Forse l’unico reato che potrebbe essere contestato è la circoncisione di incapace (non ho sbagliato a scrivere).
Bene, ora vado che c’ho un affarone per le mani: mi hanno proposto la paninoteca d’arte moderna!
Io che ho sempre voluto buttarmi sull’alimentazione artistica non posso perdere quest’occasione.
Vi faccio sapere com’è andata a finire, per ora…

fontana-trevi2

Tonno subito