La Storia e le storie

Con le dimissioni del Papa emerge con potenza il carattere davvero misterioso dell’esistenza: il legame tra la storia del singolo e il Mistero della Storia, quella con la maiuscola, il significato di tutto, la grande risposta all’infinita domanda di bene e di verità, di felicità e di giustizia che abbiamo e che siamo.
Questo carattere che lega il grande e il piccolo – il problema dei problemi, secondo Platone! – ha almeno tre livelli:
  1. la storia di J. Ratzinger che è diventato Benedetto XVI e che ha deciso di dimettersi. Come possibilità, aveva difeso per scritto il gesto delle dimissioni. Per attuarlo ci vuole di certo una personalità grande, intelligente, piena di fede, e… ‘squisitamente timida’ dice un mio amico.Tra i pochi dimessi della storia il più vicino a lui è di certo il sannita Celestino, che è santo. E’ la storia di una persona e dei suoi compiti di fronte a Dio. Ed è Dio e la storia della Chiesa che giudicheranno.
  2. la storia per cui si è dimesso. Ha detto che uno potrebbe fare il Papa anche solo pregando e offrendo, ma che in questo momento la situazione della Chiesa e del mondo non lo permettono. Quali sono le cose che il Papa vede e che giudica così gravi? Che cosa può fare un Papa giovane che uno vecchio non può fare?Sono ottime domande, alle quali può rispondere solo il protagonista, ma è doveroso che ciascuno, soprattutto se cristiano, cerchi di rendersi conto della gravità del momento storico in cui viviamo.
  3. la Storia della Chiesa nella Storia del mondo. Ogni appartenente alla Chiesa partecipa del grande corpo di Gesù che ha sempre a che fare con la storia, in ogni sua svolta, nel bene e nel male. Gesù ha assicurato la guida della Chiesa tramite il Suo Spirito, e cercare di capire e collaborare con il Suo disegno è ciò che riempie di stupore e alle volte di sgomento, di responsabilità, di domanda e di consapevolezza del proprio nulla.
Per queste storie e in queste storie, ciascuno è chiamato per nome, e la libertà sta nel desiderio di rispondere.

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