Libera Chiesa in libero Stato

Il consiglio comunale aquilano dell’ 11-2-2016 ha bocciato una mozione del consigliere Roberto Tinari, il quale proponeva di posizionare il crocifisso nell’aula consiliare (cioè nello stesso posto dove era sempre stato prima del terremoto). Leggendo le varie dichiarazioni dei consiglieri in merito, questa bocciatura è stata giustificata, per dirla come ha fatto Mentana in questi giorni, attraverso il “Libera chiesa in Libero Stato”. Viene da chiedersi: ma di che libertà stiamo parlando? Eh sì, perché noi tutti siamo fautori (e a ragione) della libertà di fare-quello-che-vogliamo, ma questo fatto mette alla luce un secondo aspetto della libertà, un aspetto offeso o tagliato fuori. Infatti cos’è per noi uomini la religione? Don Giussani ne Il Senso Religioso diceva: “Non esiste infatti attività umana che sia più vasta di quella individuabile sotto il titolo «esperienza o sentimento religioso». Essa propone all’uomo un interrogativo su tutto ciò che egli compie, e viene perciò a essere un punto di vista più ampio di qualunque altro. L’interrogativo del senso religioso […] è: «che senso ha tutto?», e dobbiamo riconoscere che si tratta di un dato emergente nel comportamento dell’uomo di tutti i tempi, e che tende a investire tutta l’attività umana.”. Per di più, il cristianesimo, e quindi la Chiesa, si pone prepotentemente proprio come risposta alla domanda dell’uomo. E’ il significato della vita che viene messo a tema quando si parla di religione, che si parli dell’Islam, del Buddismo o del cattolicesimo. Il secondo aspetto della libertà è quello per cui io posso parlare e confrontarmi con tutti su ciò che è vero e falso, bello e brutto, buono e cattivo e di proporre tutto ciò attraverso dei gesti (anche una croce in un aula consigliare).
Inoltre c’è un aspetto identitario in questa questione: lo stato “laico” italiano ha come religione ufficiale il cattolicesimo: ciò perché da secoli l’italia è stata permeata e vissuta da cristiani che nel bene (soprattutto) e nel male hanno cambiato la società: senza questo riconoscimento non si accetta un dato di realtà, e alla fine si affrontano i problemi (come il prossimo consiglio comunale) senza l’apporto della tradizione: e pensare che uno dei più grandi economisti del medioevo, che ha dato uno sviluppo e un apporto fondamentale a questa materia, è stato un certo San Bernardino da Siena, frate osservante il cui corpo è conservato da sempre proprio a L’Aquila (in una chiesa che è assolutamente da visitare)!

Occhione