Cent’anni fa, nel pieno della prima guerra mondiale, un piccolo paese del Portogallo è stato spettatore di un evento che ha fatto diventare il suo nome – Fatima – noto in tutto il mondo: la Madonna è apparsa a tre pastorelli, i due fratelli Giacinta e Francisco Marto di 7 e 9 anni, e la loro cugina Lucia dos Santos di 10 anni.
La prima apparizione è avvenuta il 13 maggio 1917: in questa prima apparizione la Madonna ha dato appuntamento ai tre pastorelli per il giorno 13 del mese successivo, tutti i mesi fino al 13 ottobre, promettendo per quest’ultima apparizione un segno: in effetti il 13 ottobre molte migliaia di persone, credenti e non credenti (tra cui, ad esempio, Avelino de Almeida, il direttore del più diffuso quotidiano anticlericale portoghese), accorse alla Cova de Iria, luogo delle apparizioni, riferirono di aver assistito a un fenomeno che fu chiamato “miracolo del sole”.
Francisco e Giacinta morirono pochi anni dopo, il primo nel 1919 per l’epidemia di spagnola che colpì l’Europa, la seconda nel 1920 per una pleurite, Lucia invece entrò in convento e morirà nel 2005. Giacinta e Francisco sono stati beatificati da Giovanni Paolo II il 13 maggio del 2000 e proclamati santi da papa Francesco lo scorso 13 maggio, mentre di Lucia – attualmente serva di Dio – è stata avviata nel 2008 la causa di beatificazione. Tutti e tre riposano oggi nella chiesa edificata su esortazione della Madonna nel luogo delle apparizioni.
Su Fatima, sul messaggio che la Madonna ha comunicato a tutta l’umanità e sui “misteri” da Lei rivelati ai tre pastorelli si è detto e scritto tantissimo, ma non è su questo che vorrei soffermarmi. Visitando di recente per la prima volta il santuario, sono rimasto colpito da due aspetti in particolare, entrambi legati a Lucia, Giacinta e Francisco: le autorità civili portoghesi – laiche ed anticlericali – provarono in tutti i modi a silenziare ciò che stava accadendo a Fatima, giungendo a minacciare ed arrestare i tre pastorelli, impedendo loro, il 13 agosto, di recarsi all’appuntamento con la Madonna. Ma Lucia, Giacinta e Francisco furono irremovibili nella loro posizione: non possiamo negare di aver visto quello che abbiamo visto. Di fronte alle tombe dei tre pastorelli, non ho potuto fare a meno di pensare alla “strana” logica del Signore, quella della preferenza: quei tre bambini sono santi “solo” perché Maria ha scelto proprio loro per comunicare a tutti gli uomini il proprio messaggio: in questo Lucia, Giacinta e Francisco non hanno alcun “merito”, inteso in senso umano, cioè non avevano compiuto nessun grande gesto che “giustificasse” la scelta di Maria: ciò che essi hanno fatto, dopo l’incontro con la Madonna, è stato semplicemente dire di sì a ciò che stava accadendo, con una certezza ed una forza così grandi da resistere anche alla violenza del potere.
Pescespada