MI AMI TU?

Visita all’amico Giuseppe mancato da pochi mesi

Mattinata, breve visita al cimitero per salutare un amico, rassicurarlo che anche quest’anno ci sarà dalla Madonna di Loreto, perché camminerò io per lui. Come diceva lui per rispondere a chi obiettava fatica o qualsiasi altra scusa,  “Dalla Madonna si va e basta”.  Non per un sentimentalismo, ma per una coscienza della propria povertà e del proprio bisogno. Quando si dice che un giudizio muove. Ore 13:00 partenza per Macerata, nel pullman tutti avvertiamo la sua assenza, ma veniamo tutti rincuorati quando un amico dice che quest’anno saremo più avvantaggiati nel portare le nostre intenzioni di preghiera, perché Giuseppe è più vicino alla Madonna e può intercedere per noi. Ore 18:00 circa arrivo a Macerata, entriamo nello stadio e l’atmosfera è quella delle grandi occasioni, giornata bellissima, soleggiata, ma non troppo calda, l’ideale per il pellegrinaggio. Poi arriva la telefonata del Papa, che ci spiega bene il titolo del pellegrinaggio: “Mi ami tu?” che come ha detto lui: «ha due sensi, come le strade. Gesù chiede a me se lo amo, ma anche io posso chiedere a Gesù se mi ama». «Perché l’amore è reciprocità, è mobilitazione di due libertà, è domanda di compimento». Comincia il cammino, serata bellissima, il cielo ci regala uno spettacolo incredibile, tramonto ricco di striature rosse, fuochi d’artificio, notte illuminata da una luna piena incredibile, che definisce i contorni dei paesi che fanno da cornice al lunghissimo serpentone dei centomila pellegrini, illuminato dalle fiaccole che si alzano e si abbassano al ritmo dei canti, che allietano il cammino e non fanno sentire la fatica, ma riempiono di gioia il cuore gonfio di domande, pronto a svuotarsi di fronte alla madre che ci attende. Lungo il percorso sembra di viaggiare per il mondo, ora ti trovi vicino al cartello Milano, ora a quello di Trieste, ora a quello di Termoli, poi un po’ più avanti vedi Pechino, ancora Philippine, e così via, tutti che camminano per lo stesso motivo, con la stessa domanda. Arriva l’aurora e siamo giunti quasi alla meta, ma mancano le ultime salite, le più dure, quelle che ogni anno mi fanno dire, l’anno prossimo non ci vengo più, ma che puntualmente ogni anno dimentico e ritorno con tanta attesa. Eccoci a Loreto all’ultima discesa, alla fine della quale c’è la Madonna che ci attende, che solo a guardarla ti riempie di gioia, arrivo sotto di lei, la guardo e mi inginocchio, proprio come ha sempre fatto Giuseppe. Arriviamo in piazza, bruciamo le intenzioni nel grande braciere, ci facciamo benedire da un frate che ci inonda di acqua santa, e chi riesce entra in basilica a visitare la casa di Maria. Dopodiché tutti ai pullman, una bella rinfrescata e tutti a dormire, stanchissimi, ma certi che la fatica offerta alla Madonna di Loreto non è vana, ma ricca di speranza. Buon cammino a tutti.

Giuseppe al 35° Pellegrinaggio Macerata Loreto del 2013

Pesce di terra