I misteri di Saint – Exupéry

Interessante operazione di archeologia letteraria quella del giornalista Jean Claude Perrier che, assemblando notizie tratte da manoscritti inediti, lettere, poesie, interviste a testimoni, ci mostra l’autore del “Piccolo Principe” in una veste intima e imprevedibile. Mi hanno attirato molto le rivelazioni su due aspetti poco conosciuti, ma essenziali nella composizione del mosaico della sua figura, che vertono sulle dimensioni affettiva e politica. Dopo l’amore giovanile con Louise de Vilmorin (Loulou resterà la sua eterna fidanzata) e, nonostante il matrimonio del 1931 con la “sua rosa” Consuelo Suncin, Tonio continua a volare di fiore in fiore, mostrando un bisogno di affetto quasi morboso e una necessità patologica di incontrare e confidarsi con un gran numero di donne, a cui inviava lettere appassionate.

Antoine anche nella passione politica evidenzia la propria solitudine: la non accettazione di Vichy e dell’occupazione nazista, le profonde divergenze con il generale De Gaulle, le forti polemiche con Breton e la sua lettera ai francesi del novembre 1942, mostrano un donchichotte che non segue nessuno e non è seguito da nessuno. Nel libro è ricostruita anche l’attività di pilota da guerra svolta da Tonio. Difatti, dopo l’esilio a New York, nell’aprile 1943 la passione per il volo e il desiderio di aiutare la sua nazione occupata lo fanno arruolare nell’aeronautica militare Americana, operando prima in Algeria e Tunisia, e poi ad Alghero e Bastia. La missione di mapping fotografico sulla costa Provenzale, in funzione di uno sbarco nel sud della  Francia, si conclude con l’incidente fatale del 31 luglio 1944 al largo di Marsiglia.

Pesce Palla