Napolitano santo?

Meglio di così non poteva andare, è vero. Si è passati dal rischio di una presidenza grillino-elitaria (Prodi, Rodotà, Zagrebelskij, Bonino) a una presidenza vetero-comunista (preferibile), ancora abbastanza popolare, già testata da anni di compromessi, inevitabili – nonostante quel che ne dice Grillo – per far funzionare la baracca. Inoltre, il tutto si consuma con auto-distruzione del PD in sede di voto. I fatti sono noti. Speriamo che sia la volta buona per avere un partito di sinistra rappresentativo del popolo lavoratore (e disoccupato) e delle sue esigenze, e non delle élites moraliste-giustizialiste-avanguardiste.
Nel frattempo uno sguardo a Napolitano, ormai quasi santificato. Una volta detto che di meglio non si poteva fare in queste elezioni, diamo un’occhiata agli ultimi sette anni. Per inettitudine altrui, Napolitano ha trasformato la nostra repubblica parlamentare in una repubblica presidenziale. L’ultimo governo del suo mandato e il primo del prossimo sono governi del presidente. E’ l’uomo che ha fatto senatore a vita il prof. Monti in fretta e furia per garantirgli di fare il dictator del governo tecnico presidenziale, mettendo da parte un governo debolissimo ma ancora in carica. Il garante di tutti che ha deciso una guerra in Libia mentre la maggioranza del parlamento (PD, PdL, Lega) era contraria. Il presidente che ha fermato il decreto salva-Englaro.
Più che altro, quello che si è capito negli ultimi sette anni è che Napolitano è il punto di riferimento di tutti i governi mondiali “forti” che, infatti, hanno immediatamente incensato il suo “sacrificio”. Che per un uomo che ha passato tutta la vita nel partito e nella politica rimanere nel posto di potere più importante d’Italia sia un grande “sacrificio” è tutto da dimostrare. In ogni caso, di certo, non potevamo fare altro, se volevamo continuare a vivere nel mondo occidentale, con i suoi difetti e i suoi (molti) pregi. Napolitano in questo momento è la voce del potere e in fondo – perché il potere viene da Dio – bisogna rispettarlo e nei limiti del possibile, collaborare.
Quello che non bisogna accettare è l’incenso, come i cristiani di Roma hanno sempre saputo.

Torpedine

Una risposta a “Napolitano santo?”

  1. Non mi sembra che Napolitano abbia messo “da parte un governo debolissimo ma ancora in carica” Berlusconi ha scelto di dimettersi perchè non aveva alternative!
    Pesce nerazzurro.

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