Non c’è più la mezza stagione…

Cari amici della Spigola,
eccoci qua.
E’ arrivato l’inverno, si passa dalla maglietta al maglione, non ci sono più le mezze stagioni.
Si stava meglio quando si stava peggio.
La moglie piena e la botte ubriaca.
Diamo un colpo al cerchio, uno alla botte e giacché ci siamo uno anche alla moglie ubriaca… e i cocci sono suoi.
Tanto va la gatta al largo che… affoga.
ecc. ecc. Ne avete abbastanza di luoghi comuni?
Non cantate vittoria troppo presto, ho letto un articolo utile e inutile al tempo stesso. Diciamo che fa fare diverse riflessioni.
Eccolo qui: (www.corriere.it – Il tempo peggiora? Chiamiamo mammà)
Riassumo: trattasi di uno studio sull’uso del telefono cellulare durante le fredde giornate invernali o durante le calde giornate estive.
Pare (dico: pare) che quando ci sono condizioni meteo avverse telefoniamo più spesso e più a lungo alle persone a noi più care e anche che il raggio in cui sono distribuiti i nostri contatti più frequenti è di soli 20 km (7 km per chi vive in città).
Sì, sono d’accordo. Sembra uno studio a dir poco inutile difatti la domanda successiva è: “E chi se ne frega???” Con tutti i casini che ci sono in giro, e poi io ho amici sparsi in diverse parti: mar rosso, mediterraneo, oceano atlantico, acquario di Genova, Milano marittima…
Interessante invece è che una delle conclusioni a cui arriva lo studio è che il tempo atmosferico influenza i nostri comportamenti al punto che per affrontare una situazione avversa abbiamo bisogno di sentire i nostri cari.
E’ inutile, da qualunque punto lo guardi il problema è sempre lo stesso: altro che libertà come indipendenza e assenza di legami, altro che mito dell’uomo che non deve chiedere mai!
La verità è che gli uomini sono come i pesci: devono vivere in branchi, gruppi li chiamate voi.
…ma se i pesci che vivono in branchi hanno le branchie, gli uomini che vivono in gruppi che hanno? Ok, ok, chiudiamo la parentesi zoologica.
Sì, l’uomo è autocosciente ma perché quando si arriva al momento del bisogno cerca i legami più forti pur rimanendo nel posto dov’è? Cioè perché ha bisogno di rinforzare la memoria?
Prendiamo ad esempio quello che aveva trasformato quei pescatori di pesci in pescatori di uomini… quello che ha conosciuto anche il mio antenato… dai, sì… quello che camminava sulle acque.
Ecco, sì, quello lì.
Eh? Visto che tipo? Non solo ha fatto lo scherzo di risuscitare dai morti, ma ha anche fondato un branco, ehm, no un gruppo sul quale le forze degli inferi non avrebbero prevalso (e non hanno prevalso).
Funziona ancora dopo 2000 anni!
Quello sì che la sapeva lunga, ne sapeva una in più del diavolo!
Vabbé, vado che c’è il branco che mi chiama: oggi passiamo all’altra riva ma… niente paura!

Van Gogh, "Les Saintes Maries de la mer", 1888
Van Gogh, “Les Saintes Maries de la mer”, 1888

TONNO subito