Non di sola porchetta…

Leggo (pagine dedicate a spettacoli, sagre, eventi di un quotidiano locale) che a Torricella Peligna sta per iniziare la settima edizione de “Il Dio di mio padre”, festival letterario dedicato a John Fante.
Infatti è proprio da questo paesino delle campagne teatine che Nicola, giovane muratore di belle speranze, partì – erano i primi anni del secolo scorso – alla volta di Denver-Colorado; lì divenne Nick, sposò Mary ed ebbe 4 figli, tra cui il famoso John, che lo rese celebre fissando alcuni tra i suoi tratti più tipici in tanti personaggi (ebbene sì, anche John Fante, che fin dagli anni Trenta fu famoso sceneggiatore hollywoodiano ed è scrittore letto in tutto il mondo, deve le proprie origini alla nostra umile terra di migranti…).
Alla edizione di quest’anno parteciperà Dan, uno dei figli di John che, in occasione dei sessant’anni dalla pubblicazione di “Full of life”, leggerà in lingua originale le primissime pagine del romanzo, passando poi il testimone ad attori locali (e alla lingua italiana).
Non solo. Nel corso del festival verrà assegnato il premio “John Fante opera prima” che vede nella terna dei finalisti il bel libro di Donatella Di Pietrantonio “Mia madre è un fiume”, delicata descrizione del tentativo di una giovane donna di ridonare la memoria alla madre, malata di Alzheimer, nonché di recuperare il proprio rapporto con lei (è un libro che ho letto per caso lo scorso anno, mi è piaciuto molto e mi auguro che vinca anche se, per onestà, devo ammettere di non conoscere gli altri finalisti…)
Va bene, alcuni degli (altri) ospiti della manifestazione mi convincono poco (parere personalissimo!) nonostante ciò ritengo degna di nota l’iniziativa di questo paesino di 1500 abitanti, rimasto prevalentemente agricolo come quando Nicola-Nick lo lasciò: tra sagre, fiere, elezioni di miss e giochi sulla spiaggia rinfranca scoprire piccoli luoghi nei quali si decide di investire su qualcosa di meno scontato di un panino alla porchetta!

Alice