Non toccate il personaggio che abbiamo creato

Due curiosi episodi di comunicazione. Papa Francesco paragona l’aborto a un omicidio tramite sicario. Mai un Papa aveva usato parole così forti. Spesso Papa Francesco usa toni duri su aborto, eutanasia e teoria gender, ma – come in questo caso – essi al massimo rientrano per qualche ora nei titoli di giornali per poi scomparire prontamente. Altro caso curioso quello del calciatore Ronaldo. Dopo un anno in cui ogni sussurro su presunte molestie sessuali diventa una valanga che sommerge il malcapitato prima di ogni giudizio, l’accusa di stupro tocca al celebre calciatore. Eppure, improvvisamente il tono cambia: la notizia appare e scompare per un po’ e poi, quando compare, corredata da parziali ammissioni del calciatore, si alza un muro di difesa da parte degli stessi media che hanno costretto altri a cambiare l’intera vita.

Perché accadono questi casi? Perché il Papa deve essere il Papa progressista inventato dai media e Ronaldo deve essere il modello buono da imitare dai ragazzi. Ci sono delle decisioni comunicative dietro a tutto questo? Di sicuro sì. Perché? Per tanti buoni motivi, spesso economico-sociali, su cui ciascuno può speculare. Ma rendersi conto della realtà aiuta sempre a dare un giudizio, cioè a essere liberi.

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