Novità Renzi?

Si tratta forse del più noioso periodo di politica italiana da anni. Succede poco perché l’Europa algida ormai decide tutto e i nostri politici, inclusi i grillini appena arrivati per rovesciare tutto, sembrano chiusi in dibattiti totalmente autoreferenziali. Delle questioni importanti parla quasi solo Papa Francesco. Gli immigrati sono stati di moda per due giorni.
Anche il dibattito sulle tasse sembra povero: non si parla di un taglio del 10% o 20% alla Reagan o di una patrimoniale alla Hollande, ma di spostamenti minimali incapaci di cambiamento politico.
In questa piccolezza qualche nota culturale. Abbiamo finalmente capito qual è il tipo di cultura che promuove Renzi. Avevamo sperato di avere il Blair de noantri: quello con cultura popolare di sinistra, il buon senso umano ed economico di destra e il respiro internazionale di un cattolico. Ci aveva fatto ben sperare che non demonizzasse Berlusconi e che avesse subito detto che le larghe intese erano l’unica soluzione ovvia di cui il Paese aveva bisogno.
Ora la maschera è caduta. Due giorni fa ci ha spiegato che la Cancellieri, colpevole del delitto di avere amici che le possono segnalare un’ingiustizia in quanto ministra della giustizia, non andava difesa. Così Renzi ci ha mostrato la sua cultura: il solito moralismo di sinistra, che preferisce le élite dalle mani pulite alla gente che lavora e che usa cuore e senso comune.
Speriamo non lo eleggano. Abbiamo bisogno di menti aperte e cuori grandi, che si occupino dei problemi veri e della gente vera. Con Renzi avremmo l’ennesima replica del borghese di sinistra. Possibile che non ci sia nient’altro?

Torpedine