Per il voto europeo 2

Detto che occorre votare, passiamo al difficile: per chi votare? Intanto occorre ricordare che si vota per il Parlamento europeo, organo legislativo dell’Unione. Accanto al Parlamento ci sono la Commissione, il cui possibile presidente è già indicato dai vari schieramenti nelle elezioni parlamentari, e il Consiglio Europeo, riunione dei capi di governo dei 28 paesi (27 se alla fine UK se ne andrà). Purtroppo al Consiglio, organo di indirizzo politico, spettano troppi poteri e, per iniziativa dei socialisti dall’epoca di Barroso in avanti, purtroppo il Consiglio deve decidere generalmente all’unanimità. In poche parole: il potere quotidiano spetta alla Commissione, le decisioni importanti e generali (tipo Brexit) spettano al Consiglio.

Occorre ricordarsi e ricordare che si vota in Europa e non in Italia. Dunque, non esiste il centrodestra, centrosinistra e M5S. Gli schieramenti europei sono diversi. La Lega appartiene al gruppo dei sovranisti di cui fa parte la Le Pen, statalista e laicista di destra. Fratelli d’Italia fa parte dei Conservatori, a cui appartiene il partito conservatore inglese e che, se quest’ultimo non dovesse esserci, avrà numeri molto risicati. Forza Italia, a cui si è aggiunto UdC, fa parte dei Popolari, il gruppo che guida da sempre l’Europa, forte soprattutto della compagine tedesca. Il PD, che lasciava una volta libero movimento sul piano europeo, fu spostato da Renzi all’interno dei Socialisti, che sono stati spesso al governo con i Popolari nelle ultime legislature e che sono principali responsabili dell’armonizzazione economica che tanto fa soffrire gli italiani. Ci sono poi gruppi di estrema sinistra, guidati ancora da Tzipras e i liberali, a cui afferivano i Radicali italiani e ora la lista Bonino, che saranno guidati da Macron in questa occasione. I 5S appartenevano al gruppo che comprendeva Ukip, il partito della Brexit, ma non si sa a questo punto a chi afferiranno perché finora non hanno trovato alleati.

Si vota su questi schieramenti. Saperlo è decisivo per non sbagliarsi.

La Spigola