PIETA’ DI ME, O DIO

“Non provare pietà per i morti, Harry. Prova pietà per i vivi e soprattutto per coloro che vivono senza amore.”
Lo scrive JK Rowling nell’ultimo libro della saga di Harry Potter. Uno scenario di distruzione; un uomo, non più veramente tale, dimentico della grazia della vita, dimentico dell’amore che lo ha salvato da bambino, grida vendetta cercando riscatto nella morte.
Usando le parole di Francesco, “gesti di follia omicida”, proprio come quelli avvenuti l’altra notte lungo la Promenade di Nizza.
Poi un invito, a provare pietà non per le morti innocenti, quanto per i vivi: per tutti coloro che hanno abbandonato l’amore per glorificare la morte.
Una vita senza amore ci rende piccoli, fragili e feriti.
Ed io, memore di uno sguardo capace di amarmi anche quando sbaglio, vorrei guadagnare questi stessi occhi.
Chi è l’Unico che col suo abbraccio ci perdona e ci salva?

“Distogli lo sguardo dai miei peccati,
cancella tutte le mie colpe. 
Crea in me, o Dio, un cuore puro, 
rinnova in me uno spirito saldo. 
Non respingermi dalla tua presenza 
e non privarmi del tuo santo spirito. 
Rendimi la gioia di essere salvato, 
sostieni in me un animo generoso. 
Insegnerò agli erranti le tue vie 
e i peccatori a te ritorneranno. 
Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza
la mia lingua esalterà la tua giustizia. “
(Salmo 50)

Come un grido, tengo a mente queste parole.

Dory