PRECIPITAZIONI ATMOSFERICHE E PERCEZIONE DELLA REALTÀ COME DONO

Nella poesia “Il pittore e il pesce” di Raymond Carver pubblicata qualche giorno fa su questo blog, c’era un riferimento alla pioggia: “una pioggia leggera che vuole fare il possibile per non dare troppo fastidio a nessuno e chiede in cambio solo che non la si dimentichi. … . Un tizio con il berretto stava alla finestra e guardava fuori tra la pioggia mentre fumava la pipa. Anche quella era un’immagine che non voleva dimenticare …”.
Mi ha fatto tornare in mente un componimento scritto alla fine degli anni ’70 del secolo scorso da un anonimo versificatore, che vi propongo.

pioggia

LA PIOGGIA

Nuvole nere dalla voglia di piangere,
colme di amore sudato rubato al mare,
all’improvviso si svuotano: è la pioggia.

Sento una noia anonima,
dentro una tristezza senza volto,
e una malinconia accogliente.

Come sbarre sono le gocce d’acqua
che rigano i vetri;
venendoti incontro
so che continuerà la mia prigionia.

Trovo la strada bagnata,
il tuo scendere monotono,
le tue fredde carezze,
e un silenzio invadente.

Gratuita tu
e ciò che procuri.
Eppure non fai altro che tornare al tuo mare!

Pesce (ner)Azzurro