Quando i santi entreranno marciando…

“When the Saints” è spiritual arcinoto, di cui tutti abbiamo cantato più volte almeno il ritornello. Ce n’è di più belli, ma a me piace cantarlo pensando a questa truppa compatta, a questo popolo che entra in Paradiso marciando.
Il Paradiso è un posto progettato per tanti (per tutti!), per farci una grande, continua e bellissima festa di piazza, e dove, peraltro, è impossibile entrare da soli.
Tutti i santi vissuti nello stesso periodo si sono in qualche modo incontrati, sostenuti, aiutati e tutti i grandi santi hanno portato con sé valanghe di amici. Un esempio? Leggete “La famiglia che raggiunse Cristo” – libro di M. Raymond edito dalla San Paolo – che racconta in forma romanzata (ma non banale) la storia di quel “pazzo” di Bernardo che, in monastero prima e in Paradiso poi, riuscì a portarsi dietro amici, genitori, fratelli e persino cognati. E che in Cielo continua a godere della loro compagnia.
Il primo novembre è stata la festa di tutti i santi, di quelli che in Paradiso ci sono già e dei tantissimi che vi entreranno marciando da qui alla fine dei tempi.
C’è uno splendido inno medievale dedicato a Maria – “O spes mea cara” – in cui l’autore chiede alla Madonna di intercedere presso il Figlio perché alla fine della vita sia accolto tra le schiere beate del cielo, che sono una caterva, cioè tanti, tantissimi… (meno male!).
Quando i Santi entreranno marciando fa, Signore, che io possa essere tra loro. Insieme a tutti i miei amici!
Auguri,

Alice