Quando si dice avere cul… fortuna!

Cari amici della Spigola,
ormai lo sanno tutti anche in fondo agli abissi: è finalmente nato il royal baby (o real baby?… in entrambi i casi il bambino è reale).
Dopo decenni di attesa finalmente l’erede maschio della Casa Reale Inglese!
Di lui ormai sappiamo tutto: da dove viene e cosa farà da grande (english man, very british), la scuola che frequenterà (royal insitute), il numero di scarpe (2… sigh!) quindi anche il numero di guanti (sempre 2… sigh!), la futura sposa (very lucky girl), ecc. ecc. La tata invece è italiana. Ecco, ho pensato tante cose ma quella più persistente non è stata la sensazione di soffocamento (ognuno nasce in un determinato ambiente), piuttosto la fortuna di questo bimbo. Sì, dai passatemi il termine fortuna perché non gli mancherà nulla di materiale, forse neanche di spirituale, perché no. Magari avrà genitori non solo “royal”, ma anche “real”, cioè dei genitori Reali reali, veri.
E non posso fare a meno di pensare alla fortuna della vocazione.
Cioè a questo bimbo è stato preparato tutto, fin dal grembo materno.
Per una volta abbiamo potuto assistere a tutti i preparativi per accoglierlo (avviene così anche nella maggior parte delle famiglie, oggi forse un po’ meno di qualche anno fa purtroppo) ma voi umani potete arrivare al massimo ad una preparazione simile.
Cioè può mobilitarsi una Nazione… ma arriva fino a un certo punto.
Riporto uno stralcio del salmo 138:

13 Sei tu che hai creato le mie viscere
e mi hai tessuto nel seno di mia madre.
14 Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio;
sono stupende le tue opere,
tu mi conosci fino in fondo.
15 Non ti erano nascoste le mie ossa
quando venivo formato nel segreto,
intessuto nelle profondità della terra.
16 Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi
e tutto era scritto nel tuo libro;
i miei giorni erano fissati,
quando ancora non ne esisteva uno.

Ecco, voi uomini potete accogliere fino a un certo punto, ma storicamente vi arriva la notizia di un “accogliere” molto più profondo, inimmaginabile se non vi fosse stato raccontato. Ecco, a questo livello si colloca il Battesimo e la vocazione: coincidono con la radice dell’essere. Essere laico, cioè battezzato, è a questo livello.
Vabbè, vabbè, lasciamo perdere… ora devo andare dall’ortopedico specialista in traumi della lisca vertebrale, sulla targa ha scritto “Dott. De Pinnis, specialisca” (ho detto tutto): ieri sono stato al battesimo del figlio di un tricheco: un trichechino da 150 kg.
Quando l’hanno buttato in acqua ha fatto un’onda anomala, e fin qui nulla di male, solo che quella cacchio di balena si è mossa e mi ha schiacciato contro uno scoglio ed ora mi fa male tutto.
Se tutto va bene… Tonno s-fasciato.

radiografia

Tonno subito