Il saluto è di Dio

Quando ero piccolo e andavo a lavorare con mio padre in campagna, mi ricordo che se s’incontrava qualcuno lungo la strada, oppure nel campo vicino, anche se non lo si conosceva lo si salutava ugualmente dandogli il buongiorno, o semplicemente alzando la mano in segno di saluto. Questa cosa mi ha sempre colpito, tanto che chiesi a mio padre se tutti coloro che salutava erano amici suoi, e lui mi ha risposto dicendomi di no, ma che il saluto è di Dio. Lui come me, l’ha imparato da suo padre, che a sua volta lo aveva imparato da suo padre, e così via sino ad arrivare a me, che grazie a Dio conservo ancora questa buona abitudine, sia quando mi trovo per lavoro a girare nelle strade di campagna che quando sono a lavoro con i colleghi. A me come a loro non è servito avere una spiegazione razionale per capire cosa volesse dire che il saluto è di Dio, ma è stato subito chiaro che è una cosa importante che ha a che fare con il rispetto per l’altro.
Perché racconto questa storia, perché oggi invece mi ritrovo a salutare colleghi e a non ricevere risposta, altri che invece escono dalla porta di servizio per evitare di salutare, e mi chiedo che violenza occorre farsi per riuscire a non rispondere a un buongiorno, anche se a fartelo è una persona che ti sta antipatica. Adesso ho più chiaro il significato di quelle parole che mi ha insegnato mio padre, e che ci ha ricordato il Santo Padre, quando ci ha detto che accada quel che accada durante la giornata non dimentichiamo mai la sera di chiedere scusa, perdonami, di fare la pace, ecc. Accadono poi episodi in cui un collega va via senza salutare e dopo qualche minuto ti richiama al telefono scusandosi per non aver salutato, e alla domanda perché mi hai chiamato, mi risponde che se venisse meno il saluto tra colleghi come potremmo continuare a lavorare insieme? Questo mi dà la forza per resistere, per non cadere nella tentazione di essere come chiunque, come se quell’incontro fatto non abbia cambiato niente.
Come quella parabola del vangelo della vedova che chiede giustizia, e per la sua insistenza il giudice gli fa giustizia, così per la mia insistenza prima o poi si stancheranno e risponderanno al saluto, perché il saluto è di Dio, non nostro.

Pesce di terra