SCETTICO BLUES?

Un’analisi abbastanza approssimativa del voto nelle recenti elezioni amministrative potrebbe farci dire che ha vinto il centrosinistra 5 a 2; ha vinto la Lega Nord (non la Lega, ma la Lega Nord); hanno vinto i pentastellati; ha vinto anche Forza Italia con Toti in Liguria; ha vinto anche l’NCD che, a detta di Alfano, ha aumentato la propria base elettorale. Insomma, come in ogni competizione elettorale degna di questo nome, hanno vinto tutti.
Ma, soprattutto, ha stravinto l’astensionismo.
Il comunicato stampa dell’Associazione Liberi di Costruire per l’incontro dal titolo: “La politica in Italia: a chi interessa ancora?” diceva che le ultime elezioni hanno confermato l’unico dato assolutamente certo dell’attuale scenario politico italiano: la disaffezione degli italiani ad un mondo – quello della politica – sentito come sempre più lontano.
Nell’incontro citato Silvio Magliano, Vicepresidente del Consiglio Comunale di Torino, ha cercato di rispondere alla domanda se in un contesto come quello attuale esistono ancora delle ragioni ideali per impegnarsi in politica, o se dobbiamo rassegnarci allo scetticismo (“scettico e perverso m’hanno fatto diventar un cencio …”) di chi considera la politica il regno della corruzione e degli interessi personali.
Quella di Magliano è stata una testimonianza, una bella testimonianza di come è possibile far politica avendo nella mente e nel cuore il bene comune, a partire, se non ho capito male, da un’esperienza di bene che lui per primo fa e che prova a comunicare attraverso il suo lavoro, le norme che riesce a far approvare, la soluzione dei problemi di quelle “22” persone che di media incontra alla settimana. Sicuramente è questo il punto da cui ripartire: una passione vera per i compagni di cammino.
Oltre a questa sottolineatura vorrei esprimere due perplessità.
La prima riguarda il fatto che tra le cause dell’astensionismo e della disaffezione alla politica è stata citata, nel corso del convegno, la legge elettorale. Porcellum prima e Italicum adesso non garantiscono la possibilità di scelta degli elettori. Non so altrove, ma qui in Molise quando c’erano le preferenze non è che abbiamo avuto tanta possibilità di scelta!!! Per decenni abbiamo trovato in lista Tizio, Caio, Sempronio e più tardi un altro Tizio. Tutti uomini di grande levatura, per carità. Comunque, si sceglieva tra quelli che “offriva il convento” (le segreterie di partito e le correnti) della DC, come del PCI e come degli altri partiti.
La seconda riguarda una risposta che il relatore ha dato a una domanda del pubblico relativa al fatto che l’esperienza politica dei cattolici e dei comunisti ha contribuito allo sviluppo della società italiana e che bisogna ritornare a quelle idealità per riprendere il cammino interrotto. Posso essere d’accordo su questo, però non farei gli errori del passato, perché quella classe politica ha creato il debito pubblico più alto al mondo, le pensioni baby (18 anni, 6 mesi e 1 giorno), una classe dirigente che è stata contro il popolo, uno statalismo da far paura.

Pesce (ner)Azzurro