Serata renziana

Dunque, ci aveva detto: mai segretario di partito, cose da I repubblica; mi candido sindaco, non premier, enricostaisereno; basta con i giochi di palazzo, mai al potere senza consenso popolare; la riforma elettorale senza preferenze sarà brutta ma evita il governo delle larghe intese.
Ci avevano detto: non ci si può permettere una crisi di governo (novembre) perché sarebbe un disastro per l’Italia; i mercati ci punirebbero; Il presidente della repubblica svolge il suo ruolo di garante se e solo se si sostiene il governo Letta; B è impresentabile perché ogni giorno dice una cosa diversa.
Che brutto quando le parole non sono più legate a un significato. Non alla coerenza di comportamento – ci mancherebbe, tutti peccatori – ma almeno a un significato. Si può dire anche: “ho sbagliato” oppure “ho cambiato idea”, e provare a dare delle ragioni, magari adeguate.
Qui l’unica ragione sembra il potere nudo e crudo, senza ideali. Almeno B aveva i soldi suoi…

Torpedine

Una risposta a “Serata renziana”

  1. Winston Churchill, dopo aver contribuito in maniera determinante alla sconfitta di Hitler nella seconda guerra mondiale, decise che appena finita la guerra l’Inghilterra sarebbe andata alle urne, nonostante molti gli consigliassero di aspettare almeno un paio d’anni. In effetti, nelle elezioni del 1945 Churchill venne sconfitto dai laburisti; la moglie commentò stizzita i risultati elettorali dicendo “Hai combattuto e vinto una guerra per l’Inghilterra e questo è il ringraziamento!”, e Churchill rispose: “Abbiamo combattuto e vinto una guerra proprio per permettere agli inglesi, e a tutti i popoli europei, di fare quello che con Hitler non avrebbero mai potuto fare: poter decidere liberamente di mandarci a casa”.
    Oggi siamo lontani anni luce dallo sconcertante buon senso di tali considerazioni: stanno facendo finta di discutere su un nuovo sistema elettorale, preferenze sì/preferenze no, ma in realtà quello che è successo ieri ci dice chiaramente che ormai non hanno più neppure intenzione di farci votare: la profezia del premio Nobel Milosz sembra molto vicina ad avverarsi: “Si è riusciti a far capire all’uomo che se vive è solo per grazia dei potenti. Pensi dunque a bere il caffè e a dare la caccia alle farfalle. Chi ama la res publica avrà la mano mozzata». Non arrendiamoci!

I commenti sono chiusi.