Solenni festività e gesti significativi

Cosa c’entra la festa di Cristo Re che si è celebrata domenica in tutta la chiesa cattolica e un piccolo gesto come la Colletta Alimentare? Apparentemente poco. Eppure c’è un filo tutt’altro che banale che vale la pena tenere presente. Quando Pio XI, con l’enciclica Quas Primas dell’11 dicembre 1925, introdusse la festa di Cristo Re, fu mosso dalla convinzione che – mentre i documenti solenni del Magistero ecclesiastico toccano si “salutarmente la mente” ma ahimè sono letti da pochi -, per formare la coscienza del popolo occorrono gesti che toccano “non solo la mente ma anche il cuore, perché l’uomo è composto di anima e di corpo, ed ha perciò bisogno di essere eccitato dalle esteriori solennità in modo che, attraverso la varietà e la bellezza dei sacri riti, accolga nell’animo i divini insegnamenti…” Le 145.000 persone che sabato hanno partecipato alla XXI edizione della Colletta Alimentare hanno sì aderito ad un richiamo ideale (“non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità” secondo il suggerimento di Papa Francesco) ma, attraverso gesti semplicissimi come presidiare un supermercato invitando e i clienti a fare la spesa per i poveri, inscatolare tonno, pelati, legumi, ecc., hanno compiuto un gesto che difficilmente dimenticheranno e che ne educherà la coscienza più di mille discorsi sulla povertà.

P.S. nella nostra Termoli e dintorni sono stati raccolti circa 9.700 kg di alimenti, poco meno dei 10.000 kg dello scorso anno.

Rombo