Su Marchionne

Con stile comunicativo da Unione Sovietica la FCA ha annunciato la successione di Marchionne passato da un leggero dolore alla spalla a un coma irreversibile. Successione già pronta e beatificazione con necrologi per Marchionne ancora vivo (per quanto ne sappiamo). S’intende che tifiamo per la guarigione e, da cattolici, preghiamo per essa. A differenza di altri, crediamo che i miracoli siano possibili.
Detto questo se proprio si vuole fare un bilancio dell’era Marchionne, si devono dare due giudizi diversi. Ottimo per gli azionisti FCA e forse per i quadri alti della fabbrica. Almeno molto dubbio, se non negativo, per gli italiani.
Ha preso Fiat a rischio fallimento e l’ha fusa con Chrysler, facendola valere dieci volte tanto. Un grande deal maker. Come imprenditore italiano invece le cose stanno altrimenti: la Fiat ha nominalmente comprato Chrysler ma di fatto le cose sono andate all’opposto. L’indotto di intelligenza del motore torinese – dai designers agli ingegneri del motore – sono a Detroit da anni, Torino ha perso decine di migliaia di posti di lavoro e di abitanti, FCA ha una sede in Olanda e una a Londra mentre gli Elkann-Agnelli padroni hanno preso residenza a New York. L’Italia ha mantenuto un po’ di stabilimenti, come prima li avevano gli altri Paesi. Contrariamente a ciò che Marchionne aveva dichiarato, gli US non sono pieni di 500 ma l’Italia è piena di Jeep.
Chi lo difende dice che non c’era alternativa se non il fallimento. Vero o falso? È stato un grande imprenditore o solo un grande deal maker?
Spero che altri possano scrivere su La Spigola, magari con più argomenti e precisione. Noi intanto continuiamo a pregare per a sua guarigione.

Torpedine

Una risposta a “Su Marchionne”

  1. Credo che di fronte alla vita di un uomo che sta morendo tutti questi bilanci su quello che ha/non ha fatto stonino da morire. Sisi, “da cattolici continuiamo a pregare x lui”, ma di fatto facciamo come tutto il resto del mondo, che sta esprimendo bilanci a tutto spiano. Se preghiamo, almeno x qualche giorno, facciamolo in silenzio di fronte al mistero che è la sua vita cm quella di ciascuno di noi.

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