Su Marco Pannella

19 maggio 2016. I giornali danno l’annuncio della morte di Marco Pannella.
I principali esponenti del nostro paese intervengono con parole di cordoglio: “coscienza critica del nostro paese”, “leone della libertà”, “suo impegno sempre generoso”.
Ma chi era Marco Pannella? Sicuramente un uomo che ha lottato per tutta la sua vita per quegli “ideali” che reputava giusti: legalizzazione delle droghe leggere, legalizzazione dell’aborto e del divorzio.
Come la maggior parte dei teramani, Marco Pannella era uno che credeva veramente nelle sue battaglie. Ma ora che egli è morto mi chiedo cosa proverà al cospetto di Dio quando si renderà conto che tutto ciò per cui lui ha lottato non era vero e che non aveva nulla a che vedere con il concetto di libertà. In fondo essere liberi non può corrispondere a fare quello che si vuole, incluso l’eliminare un essere umano come nel caso dell’aborto.
Un uomo che, seppur generoso e guerriero, ha lottato per contribuire alla distruzione dei valori fondamentali dell’uomo, non può essere elogiato in questo modo. Si può provare affetto, si può provare dolore per la perdita di una persona cara, come sicuramente Marco Pannella sarà per molti; ma delle personalità politiche, che hanno il compito di lavorare per il BENE comune e di indicare cosa è giusto e cosa è sbagliato, non possono intervenire affermando che Marco Pannella è il rappresentante della battaglia per la libertà.
E  si può dire la verità anche porgendo le condoglianze alla famiglia del leader dei radicali e alla politica italiana.

Cernia Dorata