Subito al voto

Subito al voto
Folla from Pixabay

Si era detto che si doveva partire dai contenuti, ma alla fine si è inciampato sulle poltrone.
Così mentre il virus fa sempre più paura e si diffonde, la crisi economico-sociale si allarga, l’Italia deve
sperare nell’ex presidente della banca centrale europea Mario Draghi, sempre che sia in grado di trovare
una maggioranza parlamentare che lo sostenga.

Altrimenti, elezioni anticipate.

Questo è lo scenario in cui Italia Viva ha collocato il parlamento, di fronte ad un M5S inconcludente a causa
delle troppe contraddizioni interne e un PD irrilevante.
Eppure il tutto è nato da un teatrino che va avanti dal giorno in cui a una maggioranza di DESTRA,
giallo/verde, se n’è sostituita una di Sinistra giallo/rossa guidata però dallo stesso presidente del consiglio
senza che se ne sia data una ragione politica seria, se non quella di impedire di andare a nuove elezioni con
il rischio che la destra tornasse al governo.

I mesi trascorsi hanno confermato, con un iter che ha raggiunto il picco in queste ultime settimane, che il
compito che si erano assunti M5s e PD era troppo grande per loro, politicamente incapaci di incidere sui
problemi dei cittadini (come dicono loro), problemi enormi come la pandemia e la crisi economica.
L’instabilità di questa maggioranza è sfociata in un dibattito parlamentare sterile, in un tatticismo
deprimente che non offriva soluzioni, che nonostante la fiducia a Conte non ha avuto un esisto stabile.
Dopo pochi giorni al presidente del consiglio non è rimasto altro che dimettersi.

Sorvolando sul tentativo di Fico, siamo arrivati a Mario Draghi. Persona rispettabilissima, navigata, e dal
curriculum eccellente. Ma con chi governerà, con quale maggioranza in questa situazione così lacerata e
apparentemente irrimediabile che fa sembrare un eventuale governo di alto profilo, che non debba
identificarsi con alcuna forma politica, come il fallimento di una intera classe dirigente?

Allora, rimbocchiamoci le maniche, meglio andare a votare, chiedendo agli italiani di scegliere tra persone
preparate, vicine ai propri ideali, andando a votare tutti, evitando di fare come la formica, che odiava lo
scarafaggio, votò per l’insetticida. Morirono tutti, anche il grillo che si era astenuto.

Pesce San Pietro