Come un bel giorno!

Leggendo l’intervista a Bertinotti apparsa sul Corriere della Sera del 19 aprile

http://www.corriere.it/politica/16_aprile_18/bertinotti-sinistra-morta-solo-chiesa-reagisce-c972f018-059b-11e6-9d1f-916c0ba5b897.shtml

mi ha colpito che se da un lato Bertinotti non può negare la bellezza del popolo di CL, in termini di accoglienza ma anche di capacità critica e operosa, dall’altro emerge ancora tutta la sua resistenza a cercare sinceramente la verità e l’origine di questo popolo laddove, rispondendo all’ultima domanda del giornalista (“Si sente folgorato dalla fede religiosa?”) afferma: «No, questo sarebbe la negazione del dialogo che deve essere tra diversi. Se uno pensa di farsi cooptare vuol dire che non ha identità».
L’augurio che faccio a Bertinotti è scoprire che solo nell’appartenenza al popolo di Dio – nella modalità con cui oggi ci raggiunge – è possibile conoscere la verità del proprio io e il suo destino. Ma questo non è frutto di una nostra capacità poiché, come dice mirabilmente Camus, “la grandezza arriva a Dio piacendo come una bella giornata” – per grazia -.

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