UN LIBRO PER GLI INSEGNANTI

Timothy Radcliffe, Alla radice la libertà. I paradossi del cristianesimo, Emi, Bologna 2018.

Radcliffe è un teologo domenicano inglese, già Maestro generale dei domenicani (dal 1992 al 2001), Risiede a Oxford, dove è stato insignito dall’università del titolo di “Doctor of Divinity”.

Ecco qualche passaggio del libro: “Credo che la ricerca della verità sia una sorta di storia d’amore. Amore per la verità. Amore, se sei insegnante, per la materia che insegni. Forse anche amore per i tuoi studenti. E infine, la cosa più difficile: l’amore per coloro con cui non sei d’accordo.

Viviamo oggi nell’era della post-verità. Il problema non è tanto che la gente mente, quanto il fatto che l’idea stessa di verità si è sbiadita. Viviamo in un mondo di truthiness, quella verità apparente che Stephen Colbert ha definito ‘l’espressione di sensazioni od opinioni ‘di pancia’ come se fossero valide affermazioni oggettive’.

Su Twitter e nei blog vengono fatte continuamente asserzioni selvagge, senza preoccuparsi di continuo se siano vere.

Apparteniamo a una società litigiosa. Ma il problema più profondo è questa cecità culturale alla verità, che non si può sempre risolvere portando le persone in tribunale. Dobbiamo insegnare ad amare la verità in sé stessa. Ecco perché, in questo mondo della post-verità, non c’è una vocazione più importante di quella dell’insegnante. Gesù disse ai discepoli: « Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono» (Gv 13,13). Abbiamo un disperato bisogno di maestri. Non solo per comunicare la nostra fede, ma per insegnare agli alunni ad amare ogni sorta di verità e a ricercarla con tutta la loro mente, con tutto il loro cuore e con tutta la loro immaginazione.

Se soffochiamo questo istinto per la verità in tutte le sue forme, la nostra umanità è fatalmente danneggiata. Un famoso domenicano, Yves Congar, disse: ‘Ho amato la verità come si ama una persona’.

Moscardino