Uno ad uno

Mentre il mondo guarda alla Francia e (giustamente) si indigna per l’assurdo attentato alla redazione di Charlie Hebdo che è costato la vita a 12 persone, i miliziani di Boco Haram – che, ricordiamolo, tradotto alla lettera significa “l’educazione occidentale è peccato” – hanno raso al suolo la città di Barqua e una quindicina di villaggi limitrofi uccidendo circa 2000 persone (siamo nel nord della Nigeria e se la notizia vi è sfuggita è perché – ahimè – non è da prima pagina!).
Dei giornalisti di Charlie Hebdo conosciamo (giustamente) nomi, storie e volti, a Barqua e dintorni non sono in grado di seppellire i cadaveri.
Giorni fa ho visto un film strano e bello (Still Life, di Uberto Pasolini, un po’ strano e molto bello) il cui protagonista è un funzionario comunale diligente e sensibile che cura la ricerca dei familiari di persone morte in solitudine e la loro sepoltura. Per farlo guarda ogni singolo dettaglio della vita dei suoi “clienti”, imparando così a conoscerli e ad amarli uno ad uno.
Ed è così, certamente, che ciascuno di noi è guardato da Dio e dai Suoi angeli. Ma se a farlo fossero anche gli uomini il mondo sarebbe un’altra cosa!

Alice